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GIORNATA MONDIALE PER LA PACE 'PACE SIGNIFICA METTERE INSIEME DIVERSE VERITÀ' di padre Enzo Fortunato

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La pace è mettere insieme diverse verità, l’una accanto all’altra; senza pretendere che la propria sia quella assoluta.

Fu questa la definizione etimologica di Shalom – la pace in ebraico – che il rabbino capo di Roma, Riccardo di Segni, ebbe a suggerire a un appuntamento ecumenico che si tenne a Napoli alcuni anni fa. Eravamo un ebreo, un musulmano e un cristiano... Con migliaia di giovani da ogni parte del Sud Italia. Quella definizione la porto con me, per il suo alto valore rappresentativo: se l’uomo desidera la pace è chiamato a mettere insieme diverse verità.

Penso alla sfera esistenziale e psicologica: quante verità albergano dentro di noi. Alcune testimoniano la nostra bellezza, la nostra bontà, la nostra intelligenza; altre invece rivelano i sentimenti meno nobili che viziano i nostri animi. Il rischio è di ammettere solo ciò che ci conviene e far guerra a quelle realtà che ci ostiniamo a negare. E invece il termine pace ci invita a riconoscerle, a orientarle, a farle coabitare, se non si vuol vivere in perenne stato di guerra con se stessi. Penso poi alla sfera relazionale e generazionale: genitori e figli, anziani e giovani... mondi diversi, modi diversi, persone che si incontrano o si scontrano. Accettarci per quello che si è, nell’affascinate cammino dell’avventura umana. Pace è mettere insieme i propri modi di essere e di vivere, accogliendoli come chi ci accoglie tra le sue mani (Goethe).

Penso infine alla sfera religiosa. Anche qui, fedi diverse, cammini diversi, ma tutti tendono a qualcosa che ci sorpassa e ci trascende, che ci affascina o ci incute timore. Mi piace richiamare un’immagine cara a Claudio Magris: Riflessioni e meditazioni per la vita quotidiana 17 la chiesa accanto all’osteria, entrambe offrono pane e vino all’uomo, se pur con modalità e presupposti diversi. Su questa strada in due o in tanti si parla, si interloquisce, ciascuno a modo suo. Ma, sappiamo bene, l’uomo è più complesso dei suoi punti di riferimento, della sua fede, del suo credo. Anzi scriveva il duca di La Rochefoucauld in una delle sue massime – oggi raccolte in un libretto intitolato La fatica di diventare migliori –: Neppure la fantasia saprebbe inventare tanta varietà di contraddizioni quante già ce ne sono in natura nel cuore di ogni uomo.

Come vivere la pace stando l’uno accanto all’altro? Le risposte potrebbero arrivarci dall’accoglienza reciproca o dalla sfida reciproca. La prima strada porta alla pace, la seconda genera una guerra a ogni passo. Si tratta, come ha ricordato il papa in uno dei suoi messaggi per la giornata mondiale della pace, di rispettare la vita, di amare la vita, di donare la vita, di accogliere la vita nelle sue più colorate e svariate forme.

Non è semplice, ma continuiamo coraggiosamente ad augurarcelo, con accanto lo sguardo benevolente di san Francesco.

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