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Papa: Migranti ci interpellano, rispondere con misericorda. Giubileo promuovere accoglienza

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato il 17 gennaio

Davanti a migranti e rifugiati che "ci interpellano" la risposta che papa Francesco invoca nell'anno del Giubileo è basata sull'accoglienza, all'insegna del "Vangelo della misericordia". Il pontefice formula il suo invito attraverso il tema scelto per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che, per la sua 102ma edizione in programma il 17 gennaio 2016, sarà appunto: "Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia". Un appuntamento che cade nel cuore dell'anno giubilare e che potrebbe diventare l'occasione per un 'mea culpa' davanti alle tragedie dei migranti, dopo quello storico del 2013, quando Bergoglio compì il primo viaggio del suo pontificato a Lampedusa per denunciare la "globalizzazione dell'indifferenza".


Di certo, sottolinea il Vaticano rivolgendo un'indicazione precisa a tutte le diocesi, la giornata del 17 gennaio deve essere il momento per una "sensibilizzazione delle comunità cristiane al fenomeno migratorio" e per la realizzazione di quelli che vengono definiti "segni concreti di solidarietà, che abbiano un valore simbolico, e che esprimano la vicinanza e l’attenzione ai migranti e rifugiati".




Francesco, chiarisce in una nota il Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, invita "il popolo cristiano a riflettere durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale, tra cui si trova quella di accogliere i forestieri. E questo senza dimenticare che Cristo stesso è presente tra i 'più piccoli', e che alla fine della vita saremmo giudicati dalla nostra risposta d'amore". Nella prima parte del messaggio, fa notare l'organismo vaticano dedicato ai temi delle migrazioni, il pontefice richiama invece "la drammatica situazione di tanti uomini e donne, costretti ad abbandonare le proprie terre" perché "di fronte al rischio evidente che questo fenomeno sia dimenticato, il Santo Padre presenta il dramma dei migranti e rifugiati come una realtà che ci deve interpellare".




Proprio sul tema dei migranti, si sono registrate in questi giorni le tensioni tra il vescovo Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, e diversi esponenti politici italiani. Il presule ha definito "piazzisti da quattro soldi" coloro che "pur di raccattare voti dicono cose straordinariamente insulse" sugli sbarchi che si susseguono con numeri da record sulle coste europee in particolare negli ultimi mesi. Da parte del presidente Cei, Angelo Bagnasco, invece, è arrivata una sferzata rivolta all'Onu: "Mi chiedo se abbia mai affrontato in modo serio questa tragedia", ha detto il cardinale nei giorni scorsi.




Quelle di Francesco, invece, sono ancora una volta parole rivolte alle coscienze individuali, secondo una linea che ormai è consolidata e che lo stesso pontefice aveva annunciato ai vescovi italiana sin dal suo primo intervento all'assemblea generale, nel maggio 2013, quando disse: "La Conferenza episcopale vada avanti con questo dialogo con le istituzioni culturali, sociali, politiche. È cosa vostra". (Andrea Gualtieri - Repubblica)

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