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Papa Francesco paga l’affitto della spiaggia per disabili per un anno

Redazione online Ansa - FACEBOOK: LA MADONNINA
Pubblicato il 26-04-2017

L’elemosiniere Pontificio, monsignor Konrad Krajewski, ha devoluto loro un contributo a nome di Papa Francesco a sostegno di un progetto sociale a favore dei ragazzi disabili

Gioia ed entusiasmo sono i sentimenti che in questo momento stanno provando i membri dell’associazione Opera San Luigi Gonzaga “Opera d’Amore”. L’elemosiniere Pontificio, monsignor Konrad Krajewski, ha devoluto loro un contributo a nome di Papa Francesco a sostegno di un progetto sociale a favore dei ragazzi disabili, in particolare per coprire le spese dell’affitto annuale della spiaggia chiamata “La Madonnina”, a Focene, a due passi da Roma.

Il gesto del Papa
 Bergoglio, si legge in un messaggio, ha impartito la benedizione ai volontari e, in speciale modo, alle persone disabili e alle loro famiglie che frequentano questa realtà dove, fanno sapere dall’associazione, “si riscopre l’importanza della cura dell’altro, la riscoperta dell’unicità dell’essere umano a prescindere che sia disabile o normodotato. Si riscopre quanto ogni individuo è fonte di benessere per l’altro, se solo si pone in ascolto delle esigenze altrui. Da quando abbiamo iniziato questa avventura all’interno dello stabilimento balneare ‘La Madonnina’, abbiamo cominciato a respirare un’aria nuova, un’atmosfera dove si percepisce ‘amore’ che a sua volta genera altro ‘amore’, amore per il prossimo e amore per la vita”.

Una spiaggia “speciale”
 Questa spiaggia “speciale”, informa l’associazione, sorge a Focene, frazione di Fiumicino, nella diocesi suburbicaria di Porto Santa Rufina. Qui esiste uno stabilimento balneare realmente aperto a tutti, perché accessibile a tutti. “La Madonnina” il suo nome è infatti una colonia marina situata nel lido di Focene capace di garantire – sia per le strutture che per il personale – un’adeguata accoglienza alle persone disabili. Nata dall’Associazione Opera San Luigi Gonzaga “La Madonnina”, è gestita totalmente da volontari, vi è garantito un presidio medico e del personale specializzato proveniente dalla Federazione italiana nuoto paralimpico che, a seconda delle necessità di ogni specifica persona, adotterà gli adeguati strumenti atti a rendere piacevole e sicura la balneazione. Alla base l’idea di creare non uno stabilimento chiuso, ma una spiaggia senza barriere sia architettoniche che mentali, dove tutti possano godere insieme del mare ed i suoi tantissimi benefici ed il cui ricavato viene reinvestito nel progetto stesso. (Carolina Garcia - Interris)

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