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Non ha dubbi papa Francesco sulla fine degli oltre venti copti egiziani uccisi nei giorni scorsi dai jihadisti del cosiddetto Stato Islamico.

Assassinati solo perché cristiani. Non ha dubbi papa Francesco sulla fine degli oltre venti copti egiziani uccisi nei giorni scorsi dai jihadisti del cosiddetto Stato Islamico. Il Pontefice ha voluto esprimere il suo «sentimento oggi per l'esecuzione»: sono stati uccisi «per il solo fatto di essere cristiani». «Nella terra di Gesù – è la denuncia del Pontefice - il sangue dei nostri fratelli cristiani è una testimonianza che grida, siano cattolici, ortodossi, copti, luterani, non interessa, il sangue è lo stesso». Papa Bergoglio lo ha affermato questa mattina– parlando «a braccio» in spagnolo - prima di concludere l'udienza con il moderatore della Chiesa di Scozia (riformata) John Chalmers.

«Ricordano questi fratelli morti per il solo fatto di confessare Cristo», constatiamo «che non si sta allentando l'ecumenismo del sangue. I martiri sono di tutti i cristiani», ha aggiunto nel suo discorso a John P. Chalmers, chiamato «fratello», che si era soffermato su «quello che succede nella terrà di Gesù» - ha spiegato Francesco - dove «il sangue dei nostri fratelli cristiani è testimonianza di fede».

«La fede e la testimonianza cristiana - ha poi detto Papa Bergoglio al termine dell’udienza - si trovano di fronte a sfide tali, che soltanto unendo i nostri sforzi potremo rendere un efficace servizio alla famiglia umana e permettere alla luce di Cristo di raggiungere ogni angolo buio del nostro cuore e del nostro mondo. Possa il cammino di riconciliazione e di pace tra le nostre comunità – ha esortato - avvicinarci sempre di più gli uni agli altri, così che, mossi dallo Spirito Santo, possiamo portare a tutti la vita e portarla in abbondanza». «Preghiamo gli uni per gli altri e continuiamo - ha concluso - a camminare insieme nella via della saggezza, della benevolenza, della fortezza e della pace». Vatican Insider