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Papa Francesco: guerra provoca distruzione, pace progresso

IACOPO SCARAMUZZI
Pubblicato il 30-11--0001

Appello di Papa Francesco per la pace in Siria, Iraq e a Gerusalemme. All’apertura della quarta congregazione dell’assemblea sulla famiglia, stamane in Vaticano, Francesco ha preso la parola per invitare i padri sinodali a dedicare la preghiera all’intenzione della riconciliazione e della pace in Medio Oriente, sottolineando che sottolineando che la guerra «porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni», e nel contempo, assieme ai partecipanti al Sinodo, ha rivolto un appello alla comunità internazionale per risolvere i conflitti in corso con le armi della diplomazia e rispettando il diritto internazionale.



«Cari Padri sinodali, cari fratelli e sorelle, nel riprendere questa mattina i lavori della Congregazione generale – ha detto Francesco – vorrei invitarvi a dedicare la preghiera dell’Ora Terza all’intenzione della riconciliazione e della pace in Medio Oriente. Siamo dolorosamente colpiti e seguiamo con profonda preoccupazione quanto sta avvenendo in Siria, in Iraq, a Gerusalemme e in Cisgiordania, dove assistiamo ad una escalation della violenza che coinvolge civili innocenti e continua ad alimentare una crisi umanitaria di enormi proporzioni. La guerra – ha sottolineato il Pontefice – porta distruzione e moltiplica le sofferenze delle popolazioni. Speranza e progresso vengono solo da scelte di pace.

Uniamoci, dunque, in una intensa e fiduciosa preghiera al Signore, una preghiera che intende essere al tempo stesso espressione di vicinanza ai fratelli Patriarchi e Vescovi qui presenti, che provengono da quelle regioni, ai loro sacerdoti e fedeli, come pure a tutti coloro che la abitano. Nello stesso tempo – ha proseguito il Papa – rivolgo, insieme al Sinodo, un accorato appello alla comunità internazionale, perché trovi il modo di aiutare efficacemente le parti interessate, ad allargare i propri orizzonti al di la degli interessi immediati e ad usare gli strumenti del diritto internazionale, della diplomazia, per risolvere i conflitti in corso. Desidero infine che estendiamo la nostra preghiera anche a quelle zone del continente africano che stanno vivendo analoghe situazioni di conflitto. Per tutti interceda Maria, Regina della pace e amorosa Madre dei suoi figli».



L’omelia introduttiva della sessione mattutina del Sinodo è stata pronunciata dal Patriarca di Babilonia dei Caldei, Sua Beatitudine Louis Raphael I Sako: «La fede come l’amore è un impegno e deve crescere Giorno dopo giorno nel lungo cammino della vita: da fede a fede. Come riconciliare amore e giustizia. Se l’amore non supera la giustizia il Vangelo si svuota. Bisogna sentire l’esperienza dei cristiani iracheni che in una notte hanno lasciato tutto per rimanere fedeli alla loro fede».(Vatican Insider)

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