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Papa Francesco, due anni social. Pace e lavoro nei messaggi di chi scrive a Pontifex

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

In piazza San Pietro, la scintilla tra la folla e il Papa venuto "quasi dalla fine del mondo" è scattata sin dal primo saluto pronunciato sulla loggia delle benedizioni. Su Twitter è bastato un cinguettio di "Pontifex", il profilo ereditato da Benedetto XVI. La prima manciata di caratteri conclusi dalla firma "Papa Francesco" ha toccato sul canale italiano - uno dei nove, compresi latino e arabo, che declinano il pensiero papale in versione social, con oltre 19 milioni di seguaci in totale - un picco di popolarità mai uguagliato nei due anni trascorsi dalla fumata bianca: più di ventimila tra retweet e preferenze hanno rilanciato l'esordio di Bergoglio.


LE FILIPPINE COME LA CASA BIANCA
- Ma sono cifre che impallidiscono di fronte all'onda di condivisioni che ha spinto i due identici messaggi - uno in inglese, l'altro in lingua locale - con i quali il Papa ha commentato il suo viaggio nelle Filippine del gennaio scorso: oltre 255mila condivisioni, un quarto circa di quelle che hanno rilanciato lo storico tweet caricato da Barack Obama dopo la sua rielezione, considerato a lungo un record di impatto social. Addirittura sei dei cinguettii entrati nella top ten dei due anni di Bergoglio su Twitter sono legati alla visita nel Paese asiatico da sempre scenario di adunate oceaniche per i pontefici (da Paolo VI a Giovanni Paolo II) e ora principale sostenitore del Papa anche sul web.



LAVORO E PACE TEMI CALDI
- Al profilo di Pontifex, sul quale i tweet arrivano in inglese o in lingue locali, si guarda in realtà da tutto il mondo. E da tutti i continenti lo si invoca. La società DtoK Lab, start up dell'Università della Calabria, ha monitorato su un periodo campione di un mese i messaggi rivolti al Papa su Twitter e ha rilevato che arrivano da 135 diverse nazioni, più dei due terzi dell'Onu: una sorta di miniparlamento "social" che interpella Bergoglio ogni giorno. I temi? La fede, certamente: dalla grazia alla misericordia. Ma anche il diavolo, l'indifferenza e l'amore, la dignità delle donne e la Chiesa. E c'è Barack Obama, che viene menzionato spesso nei tweet insieme al Papa, proprio come Matteo Renzi viene citato nell'uno per cento di quelli rivolti al profilo italiano di Pontifex.



INFOGRAFICHE: LA MAPPA DEI TWEET A PONTIFEX / LE PAROLE E LA POPOLARITÀ





Non è difficile, invece, ritrovare nei cinguettii di Pontifex l'efficacia comunicativa di Bergoglio, abituato a utilizzare espressioni linguistiche di grande impatto. E così si trovano tra i tweet più popolari, specie in lingua italiana, i forti moniti di ricaduta sociale: sul lavoro e la dignità dell'impiego, sul potere come spirito di servizio, sull'attenzione ai poveri. E in Italia, ad esempio, la frase che pone l'esistenza di un "lavoro decente" come condizione essenziale per una "vita dignitosa", è finita al quinto posto nella graduatoria delle più rilanciate, mentre sul profilo in inglese è rimasta dietro ad altre 143.

GLI AUGURI PER IL MONDIALE DI CALCIO -  Su Twitter sono rimbalzate anche le polemiche suscitate, nel secondo anno di pontificato, dalla schiettezza linguistica utilizzata da Francesco per i discorsi pronunciati a braccio, ad esempio sulla questione della procreazione "come i conigli", del "pugno" come reazione alle offese, della sculacciata come metodo educativo. Il dibattito ha infiammato il web, dove però le parole del Papa sono state più controllate. Unica divagazione, il ringraziamento quando, nell'ottobre 2013, il suo profilo ha superato i 10 milioni di seguaci. E poi gli auguri per il mondiale di calcio alla vigilia del torneo in Brasile, subito schizzati tra i tweet più condivisi.



GLI HASHTAG: DALLA SIRIA A CHARLIE - Il Brasile è stato anche al centro di due tra gli hashtag più apprezzati del Papa, quelli sulla Giornata mondiale della gioventù del 2013. In due anni di pontificato e su un numero di circa 500 tweet (in media quasi uno al giorno) per ciascuno dei nove profili, gli slogan preceduti dal simbolo di cancelletto coniati da Pontifex sono stati appena 15. I più condivisi in assoluto sono le due invocazioni pacifiste PrayForPeace (al tempo della crisi in Siria) e WePrayForPeace (per la preghiera in Vaticano insieme a Shimon Peres e Abu Mazen) ma ha suscitato consenso anche l'adesione del Papa a due campagne social contro il terrorismo: quella per la liberazione delle liceali rapite in Nigeria (#BringBackOurGirls) e quella successiva alla strage di Charlie Hebdo. In quest'ultimo caso però al posto del "Je suis", Bergoglio ha preferito un più ecclesiale "PrayersForParis", preghiere per Parigi. (Repubblica)

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