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Papa a Philadelphia, ruolo più attivo di laici e donne nel futuro della chiesa VIDEO

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Papa Francesco è arrivato a Filadelfia, terza e conclusiva tappa della sua visita negli Stati Uniti. L'aereo del Pontefice è atterrato nella città americana, dove Bergoglio chiuderà l'Incontro mondiale delle famiglie. Accolto dall'ovazione di migliaia di persone assiepate in strada, Papa Francesco ha fatto il suo ingresso nella cattedrale di Filadelfia dove celebrera' la messa. Enorme l'entusiasmo per la storica visita nella citta'.


Anche i vescovi sono apparsi 'scatenati' con i loro smartphone, nella speranza di catturare l'immagine del Pontefice. Le immagini mostrano come un alto prelato ha tentato anche di farsi fotografare da un 'collega' mentre Papa Francesco passava alle spalle, mentre un altro ancora ha tentato un 'selfie'.


"Nel futuro della Chiesa un ruolo più attivo di laici e donne" - "Il futuro della Chiesa, in una società che cambia rapidamente, esige già fin d'ora una partecipazione dei laici molto più attiva". Così il Papa nella messa con il clero a Filadelfia. Questo, "in modo particolare, significa stimare l'immenso contributo che le donne, laiche e religiose, hanno dato e continuano a dare alla vita delle nostre comunità". 


Quella di Filadelfia è la terza e ultima tappa del suo viaggio negli Stati Uniti.  Il Papa ha in programma la messa con i vescovi, il clero, i religiosi e le religiose della Pennsylvania nella cattedrale. Alle 22.45 italiane (le 16.45 locali), l'incontro per la libertà religiosa con la comunità ispanica e altri immigrati nell'Independence Mall. Nella notte italiana, con inizio all'1.30 di domenica (le 19.30 di sabato a Filadelfia), il Papa sarà invece alla grande festa delle Famiglie - con star come Aretha Franklin e Andrea Bocelli tra gli ospiti - e alla veglia di preghiera al Benjamin Franklin Parkway. Domani, sempre a Filadelfia, Francesco chiuderà l'Incontro mondiale delle famiglie 2015, prima di ripartire per Roma.




Ieri sera, parata di star al Madison Square Garden durante il programma che ha preceduto la messa del Papa. In apertura il coro Gospel di Saint Charles Borromeo che ha cantato 'Giving Glory' e 'Unceasing Praise', poi l'introduzione da parte di attore Martin Sheen, celebre per il suo ruolo nel film 'Apocalypse Now'. Tra i cantanti: Jennifer Hudson ha intonato, strappando lunghi applausi, 'Alleluia', il baritono Norm Lewis ha cantato l'Ave Maria. Lewis è stato il primo afro-americano ad avere un ruolo da protagonista nello show di Broadway 'Il Fantasma dell'opera'. Gloria Estefan ha cantato in spagnolo il brano 'Beyond', (Mas Alla). Il cantante e attore James 'D' Train ha intonato 'On Eagle's Wing', la star di Broadway Kelli O'Hara ha cantato 'The Lord's Prayer. Siparietto anche con Stephen Colbert che ha ringraziato il Papa per essere a New York.



Nel Memoriale di Ground Zero, papa Francesco partecipa a un incontro di preghiera per la commemorazione e la pace, insieme ai rappresentanti delle altre religioni, tra cui un rabbino e un imam di New York, e anche esponenti delle altre confessioni cristiane, indù, buddisti, sikh. Prima dell'incontro interreligioso, al suo arrivo presso la fontana sud, oltre a raccogliersi in preghiera, ha deposto una corona di fiori. Quindi, in presenza dell'ex sindaco Michael Bloomberg, ha salutato 20 familiari di soccorritori caduti l'11 settembre.

"Questo luogo di morte si trasforma anche in un luogo di vita, di vite salvate, un canto che ci porta ad affermare che la vita è sempre destinata a trionfare sui profeti della distruzione, sulla morte, che il bene avrà sempre la meglio sul male, che la riconciliazione e l'unità vinceranno sull'odio e sulla divisione". Così il Papa a Ground Zero.

"Spero che la nostra presenza qui sia un segno potente delle nostre volontà di condividere e riaffermare il desiderio di essere forze di riconciliazione, forze di pace e giustizia in questa comunità e in ogni parte del mondo", ha detto il Papa nell'incontro interreligioso al Memorial di Ground Zero, cui partecipano anche esponenti ebrei e musulmani.

"Abbiamo bisogno di bandire i nostri sentimenti di odio, di vendetta, di rancore", ha detto il Pontefice a Ground Zero. "Chiediamo al cielo il dono di impegnarci per la causa della pace - ha affermato nell'incontro interreligioso -. Pace nelle nostre case, nelle nostre famiglie, nelle nostre scuole, nelle nostre comunità. Pace in quei luoghi dove la guerra sembra non avere fine. Pace sui quei volti che non hanno conosciuto altro che dolore. Pace in questo vasto mondo che Dio ci ha dato come casa di tutti e per tutti. Soltanto, pace".


PAPA ALL'ONU

Papa Francesco è arrivato all'Onu, dove a riceverlo c'è il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon. 
Due bambini hanno accolto con un mazzo di fiori Papa Francesco all'ingresso del Palazzo di Vetro dell'Onu. Sono Emile e Maxime Antoine Laberge, rispettivamente di sette e sei anni, canadesi, figli di un membro della missione di pace delle Nazioni Unite ad Haiti morto durante il terremoto del 2010.

Palazzo di Vetro blindato e una nuova bandiera innalzata per la prima volta accanto alle 193 dei paesi membri dell'Onu: all'alba i poliziotti delle Nazioni Unite hanno aggiunto il vessillo vaticano a quelli che usualmente sventolano davanti al quartier generale dell'Onu. L'occasione è la visita di papa Francesco che oggi parla in Assemblea generale. Turtle Bay, come si chiama il quartiere di Manhattan sull'East River in cui sorge l'Onu, era in fibrillazione dalla notte con la Prima Avenue bloccata al traffico per isolati e i movimenti dei pedoni limitati da sbarramenti. Anche l'accesso al Palazzo di Vetro è stato rigorosamente regolamentato al personale autorizzato. Discreta la presenza di cani anti-bomba.

Sono due le emergenze delineate da Francesco all'Onu: la protezione dell'ambiente e la fine dell'esclusione sociale. Il Papa ha parlato di "ampi settori senza protezione" nel mondo, vittime "di un cattivo esercizio del potere": "l'ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi". "Due settori intimamente uniti tra loro", che la politica e l'economia "hanno trasformato in parti fragili della realtà". Per questo, "è necessario affermare con forza i loro diritti, consolidando la protezione dell'ambiente e ponendo termine all'esclusione".

"I governanti devono fare tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia", cosìil Papa all'Onu. "Questo minimo assoluto, a livello materiale ha tre nomi: casa, lavoro e terra; e un nome a livello spirituale: libertà dello spirito". Per Francesco, la "libertà dello spirito" "comprende la libertà religiosa, il diritto all'educazione e gli altri diritti civili".

"La difesa dell'ambiente e la lotta contro l'esclusione esigono il riconoscimento di una legge morale inscritta nella stessa natura umana, che comprende la distinzione naturale tra uomo e donna e il rispetto assoluto della vita in tutte le sue fasi e dimensioni", ha detto papa Francesco all'Onu citando passi della sua enciclica Laudato si'.

"La guerra è la negazione di tutti i diritti e una drammatica aggressione all'ambiente. Se si vuole un autentico sviluppo umano integrale per tutti, occorre proseguire senza stancarsi nell'impegno di evitare la guerra tra le nazioni e tra i popoli", ha detto papa Francesco nel suo discorso all'assemblea generale dell'Onu.

"Alzo la mia voce" per "soluzioni urgenti ed efficaci": "l'adozione dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile' durante il Vertice mondiale che inizierà oggi stesso, è un importante segno di speranza. Confido anche che la Conferenza di Parigi sul cambiamento climatico raggiunga accordi fondamentali ed effettivi", ha detto ancora il Papa.

Un lungo applauso ha salutato la fine del discorso di Papa Francesco all'Onu. I leader della terra si sono alzati in piedi e tributato al Pontefice una prolungata "standing ovation".

Palazzo di Vetro blindato e una nuova bandiera innalzata per la prima volta accanto alle 193 dei paesi membri dell'Onu: all'alba i poliziotti delle Nazioni Unite hanno aggiunto il vessillo vaticano a quelli che usualmente sventolano davanti al quartier generale dell'Onu. L'occasione è la visita di papa Francesco che ha parlato in Assemblea generale. Turtle Bay, come si chiama il quartiere di Manhattan sull'East River in cui sorge l'Onu, era in fibrillazione dalla notte con la Prima Avenue bloccata al traffico per isolati e i movimenti dei pedoni limitati da sbarramenti. Anche l'accesso al Palazzo di Vetro è stato rigorosamente regolamentato al personale autorizzato. Discreta la presenza di cani anti-bomba. (Ansa.it)




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