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PAPA FRANCESCO ALLA FAO: SI DEVE DEBELLARE LA FAME, NON SOLO AGGIORNARE I DATI

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Non basta fare il punto sulla nutrizione nel mondo, anche se aggiornare i dati è necessario" bisogna "debellare la fame e prevenire qualsiasi forma di malnutrizione, in tutto il mondo". È l'appello che Papa Francesco ha lanciato questa mattina ricevendo in udienza i partecipanti alla trentanovesima sessione della Conferenza della Fao. Per sfamare il mondo preoccupano giustamente "i cambiamenti climatici", ma "non possiamo dimenticare la speculazione finanziaria".

E così il Papa chiede alla Fao di "convincerci che i prodotti della terra hanno un valore che possiamo dire 'sacro' perché frutto del lavoro quotidiano di persone, famiglie, comunità, contadini".  Inoltre, il pontefice pone la questione del problema dell'accesso all'acqua che resta simbolo di vita. La Fao dovrebbe aiutare a rivedere i modelli di comportamento mondiali e "garantire oggi e in futuro, che tutti possano accedere all'acqua - aggiunge il pontefice - chiedendo anche di fermare l'accaparramento della terra" da parte delle "multinazionali", che la sottraggono a popoli e a persone. 

Il Papa spiega che "di fronte alla miseria di tanti nostri fratelli e sorelle, penso a volte che l`argomento della fame e dello sviluppo agricolo sia oggi diventato uno dei tanti problemi in questo tempo di crisi". Allo stesso tempo "ridurre gli sprechi è essenziale" e quindi "proviamo allora ad assumere con più decisione l`impegno di modificare gli stili di vita, e forse avremo bisogno di meno risorse. La sobrietà non si oppone allo sviluppo, anzi, è ormai evidente che è diventata una sua condizione". Nel debellare la fame, argomenta papa Francesco servono sia un cambiamento di stili di vita sia politiche adeguate.

"Preoccupano molto - osserva papa Francesco, che tiene il suo discorso in spagnolo - le statistiche sugli sprechi: sotto questa voce finisce un terzo degli alimenti prodotti. Come pure inquieta sapere che una buona quantità di prodotti agricoli viene usata per altre finalità, magari buone finalità, ma che non sono le necessità immediate degli affamati. Chiediamoci, allora, che cosa possiamo fare. Anzi, che cosa io sto facendo", ha esortato il Pontefice.

"Serve sensibilizzare tutti i Paesi sul tipo di nutrizione adottata, e questo varia a seconda delle latitudini. Nel Sud del mondo l'attenzione va posta sulla quantità sufficiente di alimenti da garantire ad una popolazione in crescita, nel Nord il punto centrale è la qualità della nutrizione e degli alimenti. Ma sia sulla qualità che sulla quantità pesa la situazione di insicurezza determinata dal clima, dall'aumento della domanda e dall'incertezza dei prezzi", conclude il pontefice. (Rainews)

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