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Musei militari aperti nel weekend per educare i giovani alla pace

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Quindici musei militari in 7 diverse città saranno aperti al pubblico da venerdì 8 a domenica 10 luglio. L’iniziativa, prima nel suo genere, è scaturita da un accordo tra il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini per valorizzare il grande patrimonio storico custodito dalla Forze armate italiane, consentendo così ai visitatori di conoscere da vicino la storia militare del nostro Paese. Roma, Torino, Trento, Venezia, La Spezia, Cagliari sono solo alcune delle città italiane che ospitano musei militari che sarà possibile visitare durante l’intero fine settimana per scoprire al loro interno «bandiere logore e sfilacciate che hanno sventolato durante le guerre, cimeli, reperti, foto ingiallite e firme importanti» come si legge ne «Il mestiere delle armi» una guida al turismo militare in Italia. «La storia italiana – si legge sempre in questa guida turistica dedicata alla storia militare- è anche storia di guerre e sono moltissimi i musei che ricordano e celebrano le gesta militari. Luoghi della memoria ma anche messaggio per le nuove generazioni, che le guerre le vivono da lontano, affinché ripudino i conflitti e siano educati alla pace».



«Un monito contro la follia della guerra»

«Oggi la Comunità internazionale si confronta con nuove minacce che mettono a rischio la pace e la sicurezza internazionale – ha sottolineato il ministro Pinotti – per questo è necessario conservare la memoria e le testimonianze di un passato che, seppur lontano, deve essere il monito contro la follia della guerra. Questo importante protocollo d’intesa serve a valorizzare il territorio e al tempo stesso coltivare la nostra cultura e la nostra memoria di popolo». L’investimento sulla cultura e sulla sicurezza è un tema particolarmente caro al Governo e, come più volte ribadito dal ministro Pinotti «in un momento in cui i rischi per la pace sono tanti dobbiamo investire di più in sicurezza, ma per ogni euro che mettiamo nel settore vogliamo investirne un altro euro per la cultura». Sarà possibile, visitando i musei militari, «passeggiare» tra la storia italiana alla scoperta di oggetti «ricchi di storia, che la storia l’hanno fatta» dalle gavette e le posate usate al fronte dai nostri nonni a documenti introvabili che hanno decretato le sorti della nostra Nazione, da elmi intagliati a lettere per figli e fidanzate.



Dalla Capitale a Sassari

Visitare ad esempio il Museo Storico dei Bersaglieri a Roma, consente di rivivere le grandi gesta eroiche dei soldati piumati, corpo costituito grazie all’intuito del capitano Alessandro La Marmora. Sempre a Roma, nella centralissima piazza del Risorgimento si trova il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, istituito nel 1925 nelle vicinanze del Vaticano. All’interno del salone d’onore sono custodite le Regie patenti, promulgare dal Re Vittorio Emanuele il 13 luglio 1814, istitutive del Corpo dei carabinieri Reali, nato per «vegliare alla conservazione della pubblica e privata sicurezza e andare all’incontro di quei disordini che potrebbero intorbidirla…». A Bracciano, a pochi chilometri da Capitale, presso il Museo Storico dell’Aeronautica, sono esposti 60 velivoli e una collezione di cimeli di vario genere e, proprio da qui, nel 1908, partì in volo il primo dirigibile militare italiano. In Liguria, terra fortemente legata al suo mare, sarà possibile visitare il Museo Tecnico Navale della Marina Militare a La Spezia, una cui sezione ricorda le sperimentazioni fatte da Guglielmo Marconi con le unità navali in rada e in navigazione mediante apparati da lui progettati nelle officine dell’Arsenale militare tra cui la famosa Ondina 33 che partecipò alla missione di Nobile con il dirigibile Italia per l’esplorazione del Polo Nord.



L’accordo

L’accordo per la valorizzazione e la promozione turistica del patrimonio museale militare italiano sarà firmato dai due ministri il prossimo 7 luglio presso il Museo del Genio in lungotevere della Vittoria 31. Ecco i musei che saranno aperti al pubblico: a Roma ci sono il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri , il Museo Storico della Fanteria, il Museo Storico dei Granatieri di Sardegna, il Museo Storico dei Bersaglieri, il Museo della Motorizzazione Militare, l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio e il Museo Storico dell’Aeronautica Militare a Vigna di Valle, Bracciano (Roma); 7. Il a Roma, E ancora il Museo Storico Nazionale di Artiglieria a Torino, il Museo Storico della Cavalleria a Pinerolo (Torino), il Museo Tecnico Navale a La Spezia, il Museo Storico Navale a Venezia, il Museo Nazionale Storico degli Alpini a Trento, il Museo Storico della Terza Armata a Padova, il Museo della Grande Guerra e della Fortezza di Palmanova a Palmanova (Udine), il Museo Storico della Brigata «Sassari» a Sassari. (Corriere)

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