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Migranti, la Slovenia innalza una barriera al confine con la Croazia

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La polizia slovena ha cominciato a innalzare una  barriera 'difensiva' al valico di frontiera con la Croazia di Bregana. L'obiettivo è di evitare che migranti entrino illegalmente e in modo indiscriminato nel Paese attraverso campi e boschi, ma restino in attesa nell' accampamento al confine. Lo riferiscono i media croati e serbi.

Croazia chiude a camion valico con Serbia  - La Croazia ha chiuso dalla mezzanotte scorsa, solo per i camion e il traffico di mezzi pesanti, il valico di frontiera con la Serbia a Batrovci-Bajakovo, lungo l'autostrada Belgrado-Zagabria, importante via di comunicazione fra l'area balcanica e l'Europa centrorientale. Funziona normalmente invece il traffico automobilistico. Batrovci-Bajakovo è l'unico valico di confine fra i due Paesi rimasto aperto dopo la decisione della Croazia di chiudere nei giorni scorsi gli altri sette passaggi di frontiera con la Serbia a causa del massiccio flusso di migranti e profughi. In poche ore a Batrovci-Bajakovo si è formata una imponente coda di camion lunga almeno dieci chilometri. Zagabria non ha fornito spiegazioni ufficiali, e la decisione ha suscitato proteste a Belgrado. Il ministro dell'Interno serbo Nebojsa Stefanovic ha parlato di decisione "scorretta e poco amichevole che non contribuisce alle relazioni di buon vicinato". La Croazia, ha aggiunto, non è in grado di gestire l'emergenza migranti cosi' come lo ha fatto finora la Serbia. Secondo gli osservatori, la decisione di Zagabria sarebbe legata alle ripetute critiche rivolte da Belgrado alla Croazia dopo la decisione di chiudere sette valichi di frontiera nei giorni scorsi. "La Serbia ha gestito senza eccessivi problemi il transito di oltre 160 mila migranti mentre l'accoglienza della Croazia è collassata con soli sei mila", aveva detto tra gli altri il ministro del Lavoro serbo Aleksandar Vulin nei primi giorni del forte afflusso di profughi in Croazia.

Ungheria, oltrre 224 mila arrivi da inizio anno  - Sono oltre 224 mila i migranti e profughi che dall'inizio dell'anno sono entrati finora illegalmente in Ungheria, quasi 202 mila dal confine meridionale con la Serbia. Come hanno riferito oggi le autorità di polizia magiare, dall'entrata in vigore il 15 settembre della nuova normativa più restrittiva in fatto di immigrazione, che considera un reato la violazione del confine, l'Ungheria ha avviato 158 azioni penali per ingressi illegali nel Paese. Per bloccare il flusso incessante di profughi in marcia lungo la rotta balcanica, Budapest ha innalzato una barriera metallica e filo spinato lunga i 175 km di frontiera con la Serbia. Essa tuttavia non ha impedito a migliaia di migranti di entrare comunque in Ungheria, da dove proseguono verso Austria e Germania.

Polizia blocca centinaia in marcia da Istanbul  - La polizia turca ha bloccato stamani lungo l'autostrada Istanbul-Edirne almeno 200 profughi siriani, tra cui donne e bambini, che dalla scorsa notte stava cercando di dirigersi a piedi dalla metropoli sul Bosforo verso il confine greco-turco dopo essere rimasti per una settimana in attesa alla stazione dei bus. Su indicazione delle autorità, molte compagnie si rifiutano infatti di vendere biglietti ai siriani. Altre centinaia di persone sono state riportate dalle autorità turche nei campi d'accoglienza nel sud-est del Paese.

Serbia, nella notte 5 mila arrivi da Macedonia - Prosegue incessante il flusso in Serbia di migranti e profughi in marcia lungo la rotta balcanica. Come hanno reso noto fonti della Croce rossa locale, nella notte e fino alle 10:00 di stamane si sono contati circa 5 mila nuovi arrivi dalla Macedonia, dove i migranti giungono da Grecia e Turchia.

Austria, 24 mila arrivi da Ungheria in weekend - Quasi 24 mila migranti e profughi sono entrati in Austria dall'Ungheria nel fine settimana. Come ha detto il portavoce della polizia austriaca Helmut Marban, citato dai media serbi, oggi altri 3.200 profughi sono giunti al posto di frontiera di Nickelsdorf, principale valico tra Austria e Ungheria. (Ansa.it)

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