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Migranti: Germania e Francia sollecitano Italia e Grecia: 'Attivino subito i centri di registrazione'.

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Germania e Francia chiedono una risposta comune dall'Ue. E spingono perché la Commissione imponga il rispetto delle condizioni:

Il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande hanno invocato una risposta comune a quella che hanno più grave emergenza rifugiati che abbia mai colpito l'Unione europea dalla seconda guerra mondiale. I due leader si sono incontrati a Berlino per un vertice straordinario per affrontare le situazioni più critiche nei flussi dei migranti e alla luce dei numeri pubblicati nei giorni scorsi, secondo i quali solo nel mese di luglio gli arrivi nell'Unione europea sono triplicati rispetto al 2014 e la Germania, in particolare, si troverà nell'anno in corso a gestire la cifra record di 800mila richieste d'asilo.

"Dobbiamo predisporre un sistema unificato per il diritto all'asilo", ha dichiarato Hollande in una breve dichiarazione già prima dei colloqui, definendo l'afflusso dalle zone di crisi del mondo "una situazione eccezionale che durerà un po' di tempo". Angela Merkel ha affermato che la Germania e la Francia si aspettano che tutti i membri dell'Ue si conformino alle politiche esistenti per i rifugiati che governano l'alleanza "il più rapidamente possibile".

In particolare, Merkel e Hollande chiedono a Italia e Grecia di attivare al più presto centri di registrazione per i migranti richiedenti asilo. I centri in Italia e in Grecia "devono essere aperti quest'anno, senza ritardi", ha affermato Merkel. Hollande ha sottolineato che la registrazione e la condivisione dei dati dei migranti sono necessarie per permettere agli Stati membri di adottare "decisioni precise" sulla concessione dell'asilo politico. Secondo la cancelliera, la Commissione Ue deve fare rispettare le condizioni previste dal diritto di asilo: dalla registrazione agli standard minimi per i centri di accoglienza e agli standard minimi per gli approvvigionamenti sanitari.

Dure invece le parole contro le violenze avvenute in Sassonia nel fine settimana, davanti a un campo profughi a Heidenau, nell'est della Germania e "il clima di razzismo" in cui esse si sono sviluppate. Angela Merkel ha sottolineato di volerle "condannare con forza": "È disgustoso vedere come gli estremisti di destra e i neonazisti stiano dando voce al loro odio", ha aggiunto ancora. In un intervento pubblicato da Repubblica, il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker dopo aver ribadito la volontà di "distribuire equamente" quarantamila migranti, ha affermato: "L'Europa in cui voglio vivere non è quella dei muri contro i profughi".

Intanto il governo conservatore britannico prepara una stretta contro i lavoratori clandestini. Coloro che saranno sorpresi a lavorare nel Regno Unito senza permessi "potranno essere condannati fino a 6 mesi si carcere e potranno vedersi sequestrare le somme guadagnate" mentre "i datori di lavoro rischiano la chiusura delle attività, il ritiro di ogni licenza e l'incriminazione". E' quanto prevede un disegno di legge che sarà illustrato oggi dal viceministro per l'Immigrazione, James Brokenshire: "Chiunque pensa che il Regno Unito usi il guanto di velluto cambierà idea. Se siete qui illegalmente, adotteremo i passi necessari per impedirvi di lavorare, affittare un appartamento, aprire un conto bancario o anche solo di guidare un'automobile", ha aggiunto. La Repubblica

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