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Martin Scorsese da papa Francesco per un film sui missionari in Giappone

Redazione online Reuters
Pubblicato il 30-11--0001

L’incontro con il Papa ha avuto luogo prima dell’udienza generale, nella «Sala dei Sediari» del Palazzo apostolico.

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina il regista statunitense Martin Scorsese, autore di un film sui missionari gesuiti in Giappone del 1600, «Silence», che ha presentato ieri a una avant-première con un gruppo di Gesuiti al Pontificio Istituto Orientale.

L’incontro con il Papa ha avuto luogo prima dell’udienza generale, nella «Sala dei Sediari» del Palazzo apostolico. Scorsese, ha riferito la Sala stampa vaticana, era insieme alla moglie, alle due figlie, al produttore della pellicola anch’egli con sua moglie. Gli ospiti erano accompagnati da monsignor Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione. L’incontro è stato «molto cordiale» ed è durato circa 15 minuti. Il Papa ha raccontato ai presenti di aver letto «Silenzio», il romanzo dello scrittore giapponese Shusaku Endo, pubblicato nel 1966, che ha ispirato il film di Scorsese, «e ha quindi parlato della “semina” dei Gesuiti in Giappone e del “Museo dei 26 Martiri”». Il Regista, da parte sua, «ha donato al Santo Padre due quadri legati al tema dei “cristiani nascosti”», uno dei quali «raffigura un’immagine molto venerata della Madonna, opera di un artista giapponese del ’700». Il Papa ha offerto agli ospiti alcuni rosari.

Ieri, riferisce il gesuita statunitense James Martin su Twitter, Scorsese ha presentato «Silence» nell’aula del Pontificio Istituto Orientale, alla presenza di un gruppo di Gesuiti da tutto il mondo. Questa sera la filmoteca vaticana ospiterà una seconda visione ristretta e privata per una quarantina di ospiti di Scorsese.

La pellicola, che uscirà nelle sale degli Stati Uniti il 23 dicembre con la distribuzione di Paramount e in Italia dal 12 gennaio con 01 Distribution, racconta le peripezie e le persecuzioni vissute dal missionario gesuita portoghese Sebastian Rodrigues e da due suoi compagni, inviati nel XVII secolo in Giappone dove proprio un gesuita, Francesco Saverio, compagno del fondatore della Compagnia di Gesù, sant’Ignazio, aveva portato la fede cristiana nel 1549. «Direi che ho provato, con il mio lavoro, a cercare come vivere la vita, a esplorare cosa è realmente la nostra vita e il suo significato», aveva detto, in una recente intervista al New York Times, Martin Scorsese, rispondendo alla domanda su come descriverebbe al Papa il suo film. Il regista ha già girato un altro film sul cristianesimo, «L’ultima tentazione di Cristo» (1988).

Intervistato da TV2000, il regista - a proposito dell’incontro con il Pontefice - ha dichiarato: «Sono rimasto conquistato dalla sua familiarità e dalla sua grazia, e dal modo in cui ha gestito l’incontro, apparentemente molto informale. C’era qualcosa nel suo volto e nel suo sguardo che mi ha fatto sentire immediatamente a mio agio». 

«Mi ha molto colpito - ha concluso - perché ha voluto dare una benedizione alla mia famiglia e a quelli che erano con noi, in particolare ponendo la mano sulla fronte di mia moglie. Sia lei che mia figlia erano molto commosse». Vatican Inisder - IACOPO SCARAMUZZI

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