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Lombardia: la regione pagherà le spese legali a chi spara per legittima difesa

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La Lombardia sarà la prima Regione in Italia a pagare le spese legali ai cittadini accusati di «aver commesso un delitto per eccesso colposo di legittima difesa». Lo hanno annunciato Roberto Maroni e l’assessore regionale maroniana alla Sicurezza, Simona Bordonali, presentando il progetto di legge approvato dalla giunta per il contrasto alla criminalità. «Noi stiamo dalla parte di chi si difende e per colpa di una norma distorta passa per colpevole — ha spiegato il governatore —  Noi siamo sempre i primi, siamo sempre avanti e anticipiamo gli altri». Un provvedimento con il quale la Regione si schiera apertamente a favore di quei cittadini, spesso anche piccoli imprenditori o commercianti, che sono stati indagati o processati per essersi difesi da soli da aggressioni o rapine. Anche se in realtà il fondo messo a disposizione dalla Regione per queste spese legali è di soli 50mila euro.

La norma era già compresa nel collegato alla legge di stabilità regionale approvata e dicembre, ma ora farà parte di una legge che, di fatto, “rottama” le due leggi sull’educazione alla legalità e il contrasto alla criminalità che furono gli unici due atti, approvati con voto bipartisan che ebbero come relatore nella scorsa legislatura Renzo Bossi, detto 'il Trota'. Fra le altre novità della nuova legge, l’estensione anche alle vittime dell’estorsione del fondo regionale di prevenzione del fenomeno dell’usura e contributi agli enti locali per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni confiscati alla criminalità e riassegnati. La giunta ha deciso una riforma per «armonizzare i contenuti delle due leggi e arrivare a un migliore efficacia», ha chiarito l’assessore Bordonali.

Il primo commento dell’opposizione di centrosinistra è di grande perplessità. «La legittima difesa è un tema da maneggiare con estrema attenzione, non certo alla Matteo Salvini — fa notare il capogruppo del Pd in Regione, Enrico Brambilla — La legge regionale non deve diventare un modo per giustificare comportamenti illegali e, dall’altro lato, occorre essere certi che la Regione non patrocini anche chi alla fine risulta davvero colpevole». Sul piano dei finanziamenti, la giunta regionale ha stanziato a favore del nuovo pacchetto sicurezza, oltre ai 50mila euro per i patrocini dei cittadini accusati del delitto di eccesso di legittima difesa, 200mila per le spese di assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, 300mila per le spese per le iniziative per la diffusione della cultura della legalità e 100mila per gli interventi di assistenza e aiuto ai familiari delle vittime della criminalità.La Repubblica

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