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LA NAVE PARROCCHIA, IN PIENO OCEANO IL SIGNORE SI FA TROVARE

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Padre Emanuele: qui per imparare a navigare la vita e a remare con fede e carità

Pubblichiamo la lettera della signora Mariagrazia Rossi che ci racconta la sua vacanza in crociera e la bellezza della fede in mare aperto. 

Sono partita in crociera con il solo desiderio di vacanza, mi prefiggo riposo assoluto e si, anche divertimento, insieme ad amici con i quali condividere pace, sole e i luoghi caraibici incantevoli. Inizia i lungo viaggio che ci porterà dopo un’ora e mezzo di treno e oltre nove ore di volo ai luoghi incantevoli dei Caraibi sulla nave Costa Mediterranea, vi troviamo eleganza, gentilezza, garbo e autentica ospitalità da parte di tutto l’equipaggio. Questa nave per quindici giorni è stata la nostra casa, di più, il nostro paese, la nostra Chiesa, quindi il nostro mondo fantastico. Non è la prima volta sulla Costa Crociere per nessuno di noi, eppure sempre ci si stupisce, c’è tutto, ma proprio tutto, ti dimentichi qualcosa o ti serve qualsiasi servizio, non è un problema a bordo trovi la vita colma di gioia, trovi quanto neanche immagini! Ho sperimentato come il mio desiderio di felicità è risultato inferiore al bene che la crociera nella realtà mi potesse donare. Tutto questo è fantastico, è quanto si cerca in una vacanza indimenticabile.

Il giorno dopo è sabato, il mattino siamo in navigazione arriveremo sull’isola Barbados nel primo pomeriggio, un controllo sul “Today” il programma giornaliero della vita di bordo, scopriamo che la Santa Messa prefestiva è alle 10 del mattino, bene, ci andiamo – Costa Crociere offre, oltre a tutti gli innumerevoli confort, il servizio e l’assitenza religiosa, vi  trovi stupende Cappelle, dove chi lo desidera può raccogliersi in silenzio per alimentare il cuore e il corpo di pace.

Un veloce controllo ai piani della nave per capire e districarsi in un dedalo di: ponti, scale, ascensori panoramici e non, nomi illustri dati ai vari bar, saloni ecc.ecc. Siamo avvolti da uno stupore incantevole, come bimbi rimaniamo meravigliati dalle luci, dalla bellezza e dal senso di pace che torviamo sulla nave. Troviamo sia la bella Cappella che il Salone Isolabella dove il sabato e la domenica si celebrerà la Santa Messa, arriviamo puntuali al Salone, è colmo di fedeli, facciamo la conoscenza del cappellano di bordo Padre Emanuele Iovannella, francescano conventuale, (straordinario trovare a bordo la spiritualità francescana, amo San Francesaco d'Assisi) la Santa Messa è in italiano, le letture in francese, inglese e in tedesco, tutti hanno i foglietti della Liturgia della Parola in 5 lingue e il Rito della Santa Messa in 8 lingue.

L'appuntamento che ci stupisce è quello di martedì notte alle 23,30 dove nella cappella si recita il S. Rosario e Venerdì sera, sempre alla stessa ora,  l’Adorazione Eucaristica. Non mi sembra vero, io e la mia amica ci guardiamo in faccia e in silenzio ci diciamo ANDIAMO. Lo stesso programma si ripete anche la settimana successiva. Che bello fare esperienza che la Chiesa ci accompagna anche sulla nave da crociera, è infatti nella natura della Chiesa camminare con l’uomo nei tempi e nello spazio della esistenza umana. Due momenti che non dimenticherò mai, arriviamo la sera dell’Adorazione Eucaristica in Cappella qualche minuto prima delle 23,30, siamo una quarantina di passeggeri, e una decina di ragazzi dell’equipaggio, indiani, filipini, peruviani e italiani, che bello! Siamo in ginocchio davanti a Gesù solennemente esposto, i ragazzi indiani dell’equipaggio sono scalzi, volti angelici, gli occhi stanchi dalla lunga giornata di lavoro, ma sono delle vere perle che brillano di fede, che lezione di vita. Chi l’avrebbe mai detto, non ci posso credere, ma è tutto incredibilmente vero, non vi è discontinuità nella quotidiana liturgia della fede della Chiesa, la nave diventa una parrocchia speciale che naviga, dove trovi fratelli e sorelle di ogni parte del mondo, accomunati dalla stessa fede, tutto ciò è fantastico e prezioso da vivere.

Padre Emanuele ci guidava nella preghiera, ha saputo toccare i nostri cuori con momenti intensi nei quali abbiamo sperimentato la bellezza del cuore in navigazione nell’Oceano infinito della fede  - Ho cercato di riportare, attraverso appunti, quanto ci ha detto: “stride un po’ – diceva – trovarci qui a pregare su una nave da crociera, noi siamo qui in cappella per divertirci con il cuore, il nostro animatore speciale è Gesù stesso, vivo e vero, il quqle è “con” e “per” noi sempre ovunque noi andiamo, “perchè la vostra gioia sia piena”. Siamo Chiesa convocata per esprimere e vivere la comunione e l’unità con tutti i fratelli sparsi nel mondo, qui e ora siamo il cenacolo del piano superiore, qui siamo guardati e toccati dalla grazia perchè la nostra esitenza riceva pace e il fascino dell’essere in Dio. Questa è la vera pace! Quale momento migliore di questo tempo. Staccati dalle molteplici faccende quotidiane, da occupazioni e impegni, siamo qui per ascoltare il grido chiassoso del silenzio del Signore. Gesù parla al nostro cuore più di quanto siamo capaci noi stessi, la nostra presenza qui è per raccomandargli le persone che amiamo, siamo qui per imparare a navigare la vita, a remare con fede e carità, per approdare al porto sicuro della misercordia divina, guidati dalla bussola della fede, felici di navigare nell’oceano della misericordia di Dio”.

Padre Emanuele ci propone il brano evangelico che dice “Signore dacci sempre questo pane” Che dire, ovunque se lo vuoi veramente il Signore ci offre il Pane della vera gioia! Si, anche nel mezzo dell’Oceano tutto questo è realtà. Anche in crociera nessun luogo è lontano da Dio.

Mariagrazia Rossi

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