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Il derby delle inciviltà, sassi e bombe carta a Torino per la partita

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

L'edizione numero 140 del derby della Mole verrà ricordato, oltre che per la storica vittoria del Torino, per gli scontri tra tifosi, con l'assalto al pullman della Juventus e il lancio di bombe carta sugli spalti. Il bilancio è di una decina di tifosi feriti, cinque arresti e una denuncia. Numeri che potrebbero aumentare nelle prossime ore: le forze dell'ordine sono al lavoro per identificare eventuali altri responsabili dei disordini. Se la gara in campo è stata "leale e maschia al punto giusto", per dirla come il tecnico bianconero Massimiliano Allegri, non si può dire altrettanto della partita tra le due tifoserie.

I primi incidenti in mattinata, ben prima dell'apertura dei cancelli. In piazza San Gabriele da Gorizia i gruppi delle due tifoserie si affrontano una prima volta, costringendo le forze dell'ordine ad intervenire con due cariche di alleggerimento. Un tifoso viene fermato, e poi arrestato, per lancio di oggetti pericolosi e resistenza a pubblico ufficiale. Poco dopo l'arrivo dei pullman delle due squadre. Il primo a svoltare in via Filadelfia, dove c'è l'ingresso dei mezzi, è quello bianconero dei campioni d'Italia. Ad attenderlo circa trecento tifosi del Torino, che cercano di fermarlo, senza riuscirci perché l'autista non toglie il piede dall'acceleratore. Al passaggio del mezzo scatta il lancio di pietre, una delle quali manda in frantumi un finestrino. Le forze dell'ordine, che assistono alla scena, si mettono subito al lavoro e, grazie alla visione dei filmati, individuano e denunciano un tifoso per danneggiamento aggravato in concorso. L'inizio della partita non ferma la violenza neanche sugli spalti. Poco dopo il fischio d'inizio una bomba carta, proveniente dal settore dello stadio riservato ai bianconeri, manda in ospedale una decina di persone. Tre quelli trattenuti per accertamenti in ospedale - una ragazza al Mauriziano perché ha inalato del fumo e due al Cto per un trauma ad un orecchio e bruciature ai polpacci. Per questo episodio i tifosi arrestati sono tre, due della Juventus e una del Torino. I tifosi bianconeri escono dall'Olimpico scortati dalle forze dell'ordine per evitare altri scontri con i tifosi del Torino rimasti nei paraggi. "L'attività investigativa prosegue - rivela il questore di Torino, Salvatore Longo - con la visione dei filmati e il confronto delle testimonianze".

Ira Alfano, nessuna clemenza per teppisti

"Nessuna clemenza per i teppisti". In serata il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, interviene duro sugli episodi di violenza del derby di Torino, l'aggressione al pullman delle Juve e la bomba carta allo stadio. Dopo i complimenti alla polizia per aver individuato subito i responsabili degli atti, il titolare del Viminale si è scagliato contro "i nemici dello sport: questo sono i teppisti che vorrebbero rovinare una passione, allontanando le famiglie, la gente, gli sportivi dagli stadi. Ci aspettiamo che tutti prendano le distanze da questi gravissimi e irresponsabili comportamenti". Non si ferma dunque la violenza ultras, anche se i dati parziali di questa stagione calcistica appaiono positivi. Dopo le nuove norme adottate alla vigilia del campionato, infatti, nel girone d'andata si è registrato il 30% di partite con feriti in meno rispetto all'anno precedente, gli steward feriti sono calati del 71% ed i feriti tra gli spettatori del 65%. Numeri incoraggianti, che però nascondono un salto di qualità nel livello di pericolosità degli episodi violenti, come è stato confermato oggi a Torino. Prima di Natale, così, il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha firmato una direttiva con la quale di determina il rientro delle forze dell'ordine negli stadi, dopo alcuni anni in cui all'interno degli impianti si era data mano libera agli steward. Gli agenti, prevede la direttiva, saranno presenti "in casi eccezionali" nelle attività di prefiltraggio e filtraggio. Potranno poi esserci perquisizioni "ai fini di deterrenza".

L'obiettivo è proprio quello di evitare che negli stadi vengano portati oggetti contundenti, armi, ordigni. In caso di partite ad alto rischio, poi, reparti di forze dell'ordine dovranno essere presenti nelle vicinanze dello stadio, non visibili, pronti ad intervenire nelle gradinate per interrompere eventuali fatti criminosi. Ma, al di là delle misure di polizia, al Viminale continuano a sottolineare l'inadeguatezza degli impianti calcistici, strutture "deteriorate" che non favoriscono certo il compito degli agenti.

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