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I doni di San Francesco ai poveri e l'incontro con gli anziani

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Nelle fonti spesso vengono narrati incontri con persone anziane. In ogni episodio Francesco riconosce nella persona adulta una figura da rispettare  e da amare in quanto con più esperienza, riconoscndo tutti come madre o padre.

Anche quando l'incontro è inizialmente scontro San Francesco trova sempre il modo di conciliarsi con il prossimo. Ecco alcuni esempi tratti dalle Fonti Francescane.




IL MANTELLO AD UNA VECCHIERELLA

PRESSO CELANO

673 86. Un inverno a Celano Francesco portava addosso. avvolto come un mantello, un panno che gli aveva prestato un amico dei frati, di Tivoli.

Mentre alloggiava nel palazzo del vescovo dei Marsi, s'imbatté in una vecchierella, che chiedeva l'elemosina. Slacciò subito il pezzo di stoffa dal collo e, quantunque appartenesse ad altri, lo donò alla povera vecchierella, dicendo: "Va', fatti un vestito, ché ne hai veramente bisogno". La vecchietta, piena di stupore,--non so se per timore o per la grande gioia--prende dalle sue mani il panno e si allontana il più velocemente che può, lo taglia subito con le forbici per evitare, che ritardando, abbia a doverlo restituire. Ma, visto che il pezzo di stoffa, una volta tagliato, non basta a confezionare un vestito, fatta coraggiosa dalla benevolenza sperimentata poco prima, ritorna dal Santo e gli espone come la stoffa è insufficiente. Questi allora si rivolge al compagno, che ne ha indosso altrettanto, e gli dice: "Senti, fratello, quello che dice questa vecchierella? Sopportiamo il freddo per amore di Dio e dona a questa poveretta il tuo panno perché possa terminare il suo vestito". Come l'aveva dato lui, lo donò anche il compagno ed ambedue rimasero spogli, per rivestire la vecchietta.


L'INCONTRO CON L'ANZIANA POVERELLA

1606 56. Un'altra volta, mentre dimorava presso la chiesa della Porziuncola, una donna anziana e poverella che aveva due figli nell'Ordine, venne a quel luogo a chiedere l'elemosina a Francesco: la poveretta in quell'anno non aveva di che vivere. Il Santo si rivolse a Pietro di Cattanio, allora ministro generale: " Possiamo avere qualcosa da dare alla nostra madre? ". Francesco affermava che la madre di un frate era madre sua e di tutti gli altri frati. Gli rispose Pietro: " In casa non abbiamo niente da poterle dare, oltre tutto vorrebbe una elemosina considerevole da cui trarre il necessario per vivere. In chiesa abbiamo soltanto un Nuovo Testamento, che ci serve per le letture a mattutino ". Di fatto, a quel tempo i frati non avevano breviari, e neppure molti salteri. Francesco riprese: " Da' a nostra madre il Nuovo Testamento, che lo venda per far fronte alle sue necessità. Credo fermamente che piacerà più al Signore e alla beata Vergine Madre sua se doniamo questo libro, anziché farci delle letture ". E così glielo regalò.


L'INCONTRO CON UN MENDICANTE

(FF 135) C'era a Narni un povero mendicante, di nome Bartolomeo. Una volta si era addormentato sotto un noce; al risveglio ebbe la dolorosa sorpresa di trovarsi paralizzato e di non poter più camminare. Crescendo il male di giorno in giorno, la gamba e il piede colpiti si assottigliarono, si piegarono e si inaridirono in modo tale, che il poveretto non avvertiva più né tagli né ustioni. Ma una notte gli appare in sogno il beato Francesco, vero amico dei poveri e padre dei miseri, invitandolo a recarsi a un bagno campestre, perché, commosso da tanta miseria, aveva deciso di guarirlo. L'infermo, destatosi, non sapendo cosa fare racconta per filo e per segno la visione al vescovo della città, il quale lo consiglia di fare come gli era stato detto in sogno e lo benedice. Così, aiutandosi col suo bastone, si avvia barcollante, come meglio può verso il luogo indicato dal Santo. Mentre se ne va, triste e stremato per lo sforzo, ode una voce: "La pace del Signore sia con te! Coraggio, io sono colui al quale ti sei votato!". Il bagno è ormai vicino, ma è notte ed egli sbaglia strada; e la solita voce lo avverte e gli indica la direzione giusta. Ed ecco appena arriva e si immerge nel bagno, una mano gli tocca il piede e un'altra mano la gamba riportandoli dolcemente alla posizione normale. Sentendosi guarito, balza fuori dall'acqua lodando e benedicendo l'onnipotenza del Creatore e il beatissimo suo servo Francesco, che gli aveva fatto una grazia così grande. Infatti erano sei anni che viveva in quello stato miserando, ed era molto anziano.

Una volta disse ai compagni: " Questa grazia, tra altre, mi ha fatto il Signore: che obbedirei con lo stesso slancio a un novizio entrato oggi stesso nell'Ordine, come a chi sia primo e più anziano nella nostra fraternità, se mi fosse assegnato come guardiano. Il suddito deve considerare il suo superiore non come un uomo, ma come Dio, per amor del quale si è a lui sottomesso ".

I novizi poi, che entreranno nella Religione in quei tempi, trovandosi senza l'esempio e la guida dei più anziani, si stupiranno per le cose che vedranno e si raffredderanno nei desideri salutari e nelle opere della grazia e si volteranno indietro ( = abbandoneranno questa vita). Alcuni di loro però grideranno a Cristo nelle loro orazioni, e sebbene privi della guida dei maestri, saranno prevenuti dal Signore con eccellenti doni di grazia e benedizioni e saranno portati al culmine della più alta perfezione. Alla fine capiterà a loro quello che suole accadere ai pescatori, i quali gettano la rete in mare e, catturata gran quantità di pesci cattivi e piccola porzione di pesci buoni, questa tirano a riva e scelgono i pesci buoni e li mettono nei loro vasi e i cattivi invece li rovesciano lontani e li abbandonano sul lido preda degli uccelli ". E questo già avvenne a questa Religione in questi tempi.


LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO


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38. Mentre il servo di Dio si recava alle Celle di Cortona, una nobildonna di Volusiano gli andò incontro in tutta fretta. Dopo lungo cammino, finalmente lo raggiunse ansimante, perché era persona molto delicata e gracile. Quando il padre santissimo la vide così sfinita e trafelata, ne ebbe compassione e le chiese: " Cosa desideri, donna? ". " Padre, che tu mi benedica ". E il Santo: " Sei sposata o no? ".

"Padre,--rispose--ho un marito molto crudele, che mi è di ostacolo nel servire Gesù Cristo. È questo il mio vero tormento: a causa sua non posso mantenere i buoni propositi che il Signore mi ispira. Perciò ti chiedo, o Santo di pregare per lui, affinché Dio nella sua misericordia gli muti il cuore ".

Il Padre rimase ammirato della donna dotata di un animo virile e così piena di senno pur essendo di giovane età. E le rispose molto commosso: "Va, figlia benedetta, e sappi che tuo marito in futuro ti sarà di consolazione ". E aggiunse: " Gli dirai da parte di Dio e mia, che ora è tempo di salvezza, ma più tardi di giustizia ". E la benedisse. La donna se ne tornò a casa ed incontrato il marito riferì quanto le era stato ordinato. Lo Spirito Santo scese improvvisamente su di lui, e trasformatolo da vecchio in uomo nuovo, lo indusse a rispondere con tutta dolcezza: "Donna, serviamo il Signore e salviamo le nostre anime qui nella nostra casa ".



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