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I Bronzi di Riace non andranno all’Expo, sono troppo fragini

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La Commissione scientifica istituita dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini per verificare la trasportabilità dei Bronzi di Riace ha espresso “parere negativo” e sconsiglia di sottoporre le due sculture greche ad un nuovo spostamento, non potendo escludere “un pregiudizio alcuno per la loro integrità e conservazione”.  

“La risposta è molto chiara e chiude il dibattito”, ha commentato il ministro, aggiungendo: “Il lavoro per noi ora sara’ quello di rafforzare tutte le iniziative gia’ in essere affinchè i visitatori di Expo allunghino la loro permanenza in Italia, per vedere la bellezza che tutto il nostro Paese offre, a cominciare dal Museo Archeologico di Reggio Calabria”.  

“Ho detto, appena ricevuta la richiesta ufficiale del presidente della Regione Lombardia di avere i Bronzi a Milano per Expo, che prima di una qualsiasi decisione “politica” sul merito, occorreva avere un parere scientifico sulla possibile trasportabilità“ e “ora la risposta e’ arrivata molto chiara e chiude il dibattito”, ha sottolineato il ministro Franceschini. 

La commissione era stata istituita con Decreto ministeriale dell’8 settembre 2014, in seguito alla formale richiesta di prestito pervenuta dalla Regione Lombardia per verificare la possibilità di esporre i Bronzi di Riace all’Expo Universale di Milano. In questo mese la commissione ha esaminato tutta la documentazione disponibile sui restauri effettuati nel corso degli anni e tutte le indagini scientifiche, da quelle relative agli esiti di invasivi micro-carotaggi, alle gammagrafie, alle radiografie: “E’ emersa - sottolinea il Mibact - l’esistenza di vari problemi conservativi nelle sculture; la presenza di numerose e diffuse micro-fessure; problemi di tenuta delle saldature antiche che hanno causato un indebolimento della tenuta strutturale del ’sistema statua’“. Per tutte queste ragioni, nella relazione finale inviata questa mattina al ministro Franceschini, la commissione ha espresso un parere negativo sulla trasportabilità delle due sculture greche. 

La commissione e’ stata presieduta da Giuliano Volpe, ordinario di archeologia all’Università di Foggia, e composta da Simonetta Bonomi, soprintendente per i beni archeologici della Calabria, Gisella Capponi, direttrice dell’Istituto Superiore per la conservazione e il restauro, Gerardo De Canio, responsabile del laboratorio dell’unità tecnica “Tecnologia dei materiali” dell’Enea, Stefano De Caro, direttore dell’Iccrom, International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property, Daniele Malfitata, direttore dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr, e Bruno Zanardi, associato di teoria e tecnica del restauro presso l’Universita’ di Urbino. 

 

“Ringrazio davvero il presidente Giuliano Volpe e tutti i componenti la Commissione per il lavoro approfondito che hanno fatto e in un tempo così breve - ha dichiarato il ministro Franceschini - il livello di assoluta e indiscussa competenza dei componenti e la totale liberta’ da condizionamenti nella quale hanno potuto confrontarsi e decidere, e’ la garanzia migliore della fondatezza della decisione”. E “il lavoro per noi ora sara’ quello di rafforzare tutte le iniziative gia’ in essere affinchè i visitatori di Expo allunghino la loro permanenza in Italia, per vedere la bellezza che tutto il nostro Paese offre, a cominciare dal Museo Archeologico di Reggio Calabria”.  La Stampa

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