attualita

Gli apostoli avevano tanti peccati, ma non sparlavano tra loro

Redazione online Guido Cornini, Beato Angelico, Giunti, Firenze 200
Pubblicato il 30-11--0001

«C’è un peccato che non trovo tra quelli degli apostoli, raccontati nel Vangelo: sono traditori, codardi, ma non sparlano tra loro». E’ quanto ha osservato il Papa nella omelia della messa celebrata nella parrocchia di S. Maria a Guidonia, periferia Est della capitale. «Hanno tradito il Signore, ha aggiunto - ma questo no, le parole, siamo tutti peccatori, ma una comunità dove ci sono le chiacchierone e i chiacchieroni è una comunità che è incapace di dare testimonianza, io dirò solo questo: volete una parrocchia perfetta? Niente chiacchiere, niente, se hai qualcosa contro qualcuno vai a dirlo in faccia. Questo è il segno che lo Spirito Santo è in una parrocchia, gli altri peccati, tutti, li abbiamo, una collezione di peccati, uno prende questo, uno quello, tutti siamo peccatori, ma quello che distrugge una comunità sono le chiacchiere, da dietro». Citando Giuda un passaggio precedente, il Papa aveva detto che non sappiamo cosa gli sia successo perché «Dio ha misericordia», e che comunque anche altri avevano abbandonato Gesù.

Nell’ambito della sua visita parrocchiale alla chiesa di Santa Maria a Setteville di Guidonia, Francesco ha voluto dedicare un momento speciale e privato visitando il vice parroco Don Giuseppe Berardino, sacerdote 47enne gravemente malato di sclerosi laterale amiotrofica da tre anni. L’incontro privato con cui Francesco ha voluto portare il suo sostegno e il suo conforto personale è durato una decina di minuti durante i quali, ricorrendo anche alla preghiera, ha usato verso il sacerdote parole di coraggio.

Francesco ha anche incontrato le varie realtà pastorali della parrocchia. In particolare: trenta ammalati, i ragazzi della catechesi, gli sposi che hanno battezzato i propri figli nel corso del 2016 e i collaboratori della pastorale. Infine, ha confessato alcuni parrocchiani. Le visite papali alle parrocchie romane erano state sospese durante l’Anno Santo straordinario della misericordia. Per la seconda volta Francesco si è recato a Setteville di Guidonia. Il 16 marzo 2014, infatti, Bergoglio aveva visitato la parrocchia di Santa Maria dell’Orazione.

«Molti cristiani – ha osservato Francesco nell’omelia - confessano che Gesù è Dio. Ma tutti danno testimonianza di Gesù, veramente? oppure per alcuni essere cristiano è solo un modo di vivere, essere un tifoso, professare una certa filosofia. Essere cristiano anzitutto è dare testimonianza di Gesù. Così fecero gli Apostoli fino al martirio. Hanno dato la vita».

«Gli apostoli – ha proseguito il Pontefice - non fecero un corso per testimoniare Gesù. Hanno sentito dentro di loro lo Spirito. Erano peccatori, al punto di tradire il Signore, come Pietro. Loro però essendo peccatori si sono lasciati salvare. Essere testimoni non significa essere santi. Significa essere un peccatore che crede nel perdono del Signore».

«Voglio lasciarvi – ha concluso il Papa - un messaggio: leggendo il Vangelo non trovo alcuni peccati negli Apostoli ... non parlavano male uno dell’altro; non si “spiumavano”. Questo tipo di peccato loro non lo hanno commesso. Hanno fatto altri peccati ma non hanno mai agito contro la comunità. Chi agisce contro la comunità non dà testimonianza. Così si deve essere nella parrocchia: uniti senza distruggere mai l’altro. Le chiacchiere distruggono la comunità. Dobbiamo essere testimoni anche se siamo peccatori. Il Signore vi doni questa grazia».

Francesco ha quindi concluso così la sua visita: «Non dimenticate di pregare per me. E niente chiacchiere!» (Mauro Pianta - Vatican Insider)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA