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Da maggio a settembre: a Montepaolo ritornano i Francescani

Redazione online google
Pubblicato il 17-12-2017

Il placet al servizio dei Frati Conventuali viene portato a conoscenza di padre Mario Vaccari, vicario provinciale dei Frati Minori della provincia del Nord, rimasti proprietari del complesso religioso

Regalo di Natale più bello non si poteva immaginare, alla vigilia del grande evento cristiano, per i tanti forlivesi “innamorati” del Poverello d’Assisi: Montepaolo riavrà i Francescani. A riportare il verbo di Giovanni di Pietro Bernardone, poi divenuto Francesco, all’eremo che fra il 1221 e il 1222 ospitò nientemeno che Antonio da Padova, uno fra i più grandi santi della cristianità, sarà un altro ordine francescano, quello dei Frati Conventuali di Padova. Il merito della grande azione di recupero va interamente ascritto a quel Comitato Montepaolo per Sant’Antonio, costituitosi già l’indomani della notizia della partenza dei Minori da Forlì, che non ha mai perso la speranza di riportare gli emuli del Poverello d’Assisi in Diocesi. Da maggio scorso - si legge sul profilo facebook del gruppo, da un post del primo dicembre scorso - abbiamo intessuto un fitto dialogo con l'Ordine Francescano dei Frati Conventuali, nell’intento di riavere la famiglia francescana a Montepaolo nel periodo estivo”. Morale della favola, “dalla seconda domenica di maggio 2018 sino all'ultima domenica di settembre 2018, i frati conventuali presteranno il loro servizio di accoglienza al Santuario". Saranno celebrate una Messa il sabato pomeriggio e due nella giornata di domenica, oltre al servizio di accoglienza ed alle confessioni durante il loro soggiorno nei weekend. Quel fatidico 4 ottobre 2016 nella chiesa di San Francesco, i padri Bonaventura Pini, Giuseppe Amante e Maurizio Piazza si accomiatarono dai forlivesi nello sconforto generale, dopo quasi 800 anni di servizio. Le cronache attestano, infatti, la presenza degli emuli del Poverello d’Assisi già al tempo di Sant’Antonio di Padova, nel 1222. Dal maggio 2018, anche se limitatamente a Montepaolo e solo nel periodo estivo, in Diocesi ritornerà stabilmente una presenza francescana. “Ci siamo rivolti – si legge sempre sul profilo facebook della “community” Comitato Montepaolo per Sant’Antonio - dapprima, a padre Mauro Gambetti, custode dei luoghi francescani d'Assisi, il quale si è dimostrato subito ben disposto a perorare la causa del Santuario con il ministro provinciale dei Frati Conventuali della Provincia del Nord, padre Giovanni Voltan”. Dopo circa due mesi di paziente e speranzosa attesa, i membri del Comitato vengono ricevuti dal vicario provinciale dei Frati conventuali di Padova, padre Roberto Brandinelli, il quale si rende disponibile ad ascoltare le richieste di aiuto per il Santuario dovadolese, affinché non chiudesse e non finisse nel dimenticatoio. “Padre Roberto - continua il ‘post’ - si è dichiarato pronto a portare all'attenzione del proprio ordine la nostra richiesta, comunicandoci al contempo le difficoltà reali che anche il proprio ordine vive a causa dell'esiguo numero di francescani all'interno”. Trascorrono altri tre mesi, ma la pazienza del gruppo è finalmente premiata: “Padre Roberto Brandinelli ci ha comunicato che l'Ordine francescano dei frati conventuali si sarebbe reso disponibile a prestare il servizio pastorale presso il Santuario di Montepaolo nel periodo estivo”. Il placet al servizio dei Frati Conventuali viene portato a conoscenza di padre Mario Vaccari, vicario provinciale dei Frati Minori della provincia del Nord, rimasti proprietari del complesso religioso. “Padre Mario – conclude la nota del Comitato Montepaolo per Sant’Antonio - si dichiara a sua volta lieto della collaborazione dei Conventuali, dichiarando loro aperte le porte del Santuario”.(Piero Ghetti)

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