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l prossimo Sabato 16 Dicembre verrà ufficialmente presentato un libro incentrato sulla Chiesa di Santa Maria de Jesu, meglio conosciuta a tutti come il Santuario Francescano di Cava de’ Tirreni. Si tratta precisamente di una monografia sul Santuario, scritta dallo studioso Salvatore Milano. Il volume, dal titolo “La Chiesa di Santa Maria de Jesu – Santuario di San Francesco e Sant’Antonio in Cava de’ Tirreni” e pubblicato da Areablu Edizioni, verrà presentato questo Sabato alle ore 19, proprio presso il Convento di San Francesco e Sant’Antonio di Cava. Nella monografia, l’autore Salvatore Milano, storico di professione, racconta la vita vissuta dai Frati Minori da secoli presenti al Santuario Francescano, testimoniando che esso non era solo luogo di pratica religiosa ma anche centro della vita politica e culturale di Cava de’ Tirreni. Al suo interno vi sono anche saggi di Pierluigi Leone De Castris, docente presso l’Università Suor Orsola Benincasa, che recensisce il ricco patrimonio ricchissimo di opere d’arte presenti, e di Enrico De Nicola, architetto che documenta la storia secolare del complesso a livello costruttivo ed architettonico. Presenterà il libro Agnello Baldi e interverranno all’evento gli autori dei due saggi, de Castris e De Nicola, mentre presenzieranno il primo cittadino cavese, Vincenzo Servalli, e il vescovo della diocesi Cava-Amalfi, Orazio Soricelli, insieme a Frate Giuseppe Iandiorio, ministro provinciale per i Frati Minori, e a Frate Pietro Isacco, guardiano del Santuario Francescano. Moderatore dell’incontro sarà Giuseppe Gianluca Cicco. Sarà di certo un evento molto interessante per conoscere meglio l’importanza storica di questo edificio sacro, che ha subìto molti danni dopo il terremoto del 1980, ma che grazie all’operato del precedente guardiano, padre Luigi Petrone, è fiorito di nuovo ritornando ad essere vitale centro di aggregazione per la comunità cavese. Del resto il Santuario Francescano, sito nell’omonima Piazza San Francesco, è uno dei simboli della cittadina di Cava de’ Tirreni.(Redazione Salerno)