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Ban Ki-Moon: smettetela di combattere e parlatevi

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

All'alba del quindicesimo giorno dell'offensiva "Margine protettivo" contro gli attacchi di Hamas, Israele ha lanciato nuovi raid aerei sulla Striscia di Gaza, provocando sette vittime, secondo quanto riferito dal portavoce dei servizi di soccorso palestinesi, Achraf al-Qodra. Tra i morti sono cinque membri di una stessa famiglia, quattro dei quali donne. È salito a 605 il numero di palestinesi uccisi, mentre i feriti sono 3.700 secondo la agenzia di stampa palestinese al-Ray, vicina a Hamas. Sul fronte israeliano sono diventati 28 i soldati uccisi in combattimento. Per l'Unicef, fino a ieri i bambini palestinesi vittime del conflitto sono 121. Si tratta di 84 ragazzi e 37 ragazze di età tra i 5 mesi e i 17 anni. Due bambini su tre hanno meno di 12 anni. L'Unicef stima inoltre che più di 900 bambini risulterebbero feriti.


Ban Ki-Moon: "Basta violenze, parlate". "C'è uno sforzo comune internazionale. Smettete di combattere, cominciate a parlare e andate alla radice del conflitto" è stato l'invito rivolto dal segretario generale dell'Onu Ban Ki- Moon, che ha incontrato il premier israelino Netanyahu. "Nessuna attività militare - ha aggiunto - servirà a raggiungere questo scopo. Troppi palestinesi e troppi israeliani stanno perdendo i loro figli, dobbiamo intensificare gli sforzi per la pace". Poi ha insistito: "Capisco che molti si sentano minacciati, ma non c'è altra soluzione che quella basata su due Stati. Nessuna barriera può separare israeliani e palestinesi dalla verità che dovete condividere un futuro comune, perché ci sia una sicurezza duratura e si possa vivere in pace". "Hamas è come l'Isis, al Qaida e Boko Haram. Loro non vogliono una soluzione a due Stati. La loro lagnanza è che che noi esistiamo", ha replicato il premier israeliano, che ha insistito sul dovere di un Paese di difendersi. La tensione che ha portato agli attacchi, ha spiegato Netanyahu, non è stata causata da Israele: "Non volevamo questa escalation. Abbiamo accettato la proposta egiziana, sostenuta da Lega Araba e dagli Usa. Ma Hamas l'ha respinta. La nostra è un'autodifesa". Quindi accusa Hamas: "Il popolo di Gaza è vittima del brutale regime di Hamas che si nasconde dietro di lui. La comunità internazionale deve ritenere Hamas responsabile per i suoi crimini".


Onu: "Nessun posto sicuro per civili". Migliaia di abitanti dei rioni di Sheikh Zayed e di Tel Zaatar, a nord di Gaza, sono fuggiti nella notte dalle loro abitazioni. Fonti giornalistiche locali stimano che a Gaza gli sfollati siano 135 mila, 100 mila dei quali ospiti dell'Unrwa, l'ente dell'Onu per i profughi. E proprio secondo l'Onu a Gaza "non vi è letteralmente alcun posto sicuro per i civili" ha affermato a Ginevra il portavoce dell'Ufficio per gli affari umanitari (Ocha), Jens Laerke evocando una situazione "devastante". "Più di 100mila persone risultano sfollate in 69 scuole gestite dall'Unwra". (Repubblica)

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