'Una marcia al servizio dell’uomo e del bene comune, ispirata alla cultura della solidarietà'
Il messaggio di Papa Francesco
Papa Francesco ha mandato un proprio messaggio per tutti i presenti alla marcia della pace Perugia-Assisi, edizione 2014: “In occasione della marcia per la pace Perugia-Assisi, il Santo Padre è lieto di rivolgere ai partecipanti il suo cordiale saluto e, mentre auspica che la manifestazione susciti sempre più vivo impegno nella diffusione della cultura della solidarietà, ispirata ai valori morali e al servizio della persona umana e del bene comune, invoca la materna protezione della Vergine Santa e di San Francesco d’Assisi, e di cuore invia ai presenti tutti la benedizione apostolica”.
Alla marcia della pace non è mancato nemmeno il saluto del vescovo di Assisi, monsignor Sorrentino a commento del messaggio del Papa. “Benvenuti, cari amici. Permettetemi di fare qualche sottolineatura a questo messaggio giunto dal Santo Padre. Messaggio breve, ma con 5 parole decisive. Cultura della solidarietà, Valori morali, Servizio, Persona umana, Bene comune.
Cultura della solidarietà È l’esatto contrario di quella che papa Francesco ama chiamare “cultura dello scarto”. Quest’ultima, una cultura velenosa, che respiriamo ogni giorno, e ne siamo documentati oltre misura dalle immagini di innumerevoli persone umane che si ritrovano in condizioni di miseria, di discriminazione, di guerra.
Valori morali So che il vostro stesso marciare nel nome della pace esprime un grido della coscienza. Non si può agire solo sulla base di emozioni – che possono essere tutto e il contrario di tutto – ma occorre la bussola di una visione integrale dell’uomo come essere libero e responsabile. Se frana questa visione sarà ben difficile, che possa restare in piedi qualche pezzo di valori umani, lo stesso valore della pace. Ho fiducia che il vostro marciare sia, oltre che un grido, soprattutto un pensiero ricostruttivo, da cui tutti siamo aiutati a ritrovare il bandolo di una visione morale e responsabile della vita.
- Servizio. Richiamerei le parole di Gesù rivolte agli apostoli: “Quando fu in casa, chiese agli apostoli: «Di che cosa stavate discutendo lungo la via?». Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». (Mc 9, 30 - 37).
- Persona umana Se non abbiamo il senso della dignità di ciascuna persona umana, in tutte le condizioni in cui essa si trova, in tutte le regioni e tra tutte le razze del mondo, in tutte le stagioni della vita, difficilmente potremo delineare l’orizzonte pieno e il fondamento solido di una cultura della pace.
- Bene comune Noi, cari amici, siamo affratellati dalla nostra unica condizione umana. Siamo messi in rete, inscindibilmente. Pensare in modo individualistico, mettendo i propri interessi al di sopra di tutto, è la radice di ogni guerra. Pensare in termini universali, cominciando a pensare a noi senza dimenticare gli altri, includendoli e non escludendoli, è l’inizio di una pace vera. È la rivoluzione culturale dell’amore. San Francesco ci aiuti a fare questa rivoluzione. A tutti buon cammino. Viva la pace”!
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