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Salute/Leucemia, un farmaco cancellerà il trapianto

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Un nuovo farmaco sperimentato su oltre 80 pazienti in trentacinque nazioni dà una speranza nuova ai malati di leucemia mieloide cronica, tumore del sangue che colpisce ogni anno 2 persone ogni 100 mila abitanti.

Lo studio - appena pubblicato sul New England Journal of Medicine - ha coinvolto 217 centri nel mondo, coordinato dal professor Giuseppe Saglio, direttore del dipartimento universitario di Medicina interna presso l'ospedale San Luigi di Orbassano.

La nuova sostanza (nilotinib), derivata da un altro medicinale della medesima casa farmaceutica (imatinib), «consente di affrontare nella grandissima maggioranza dei casi la malattia senza bisogno di ricorrere al trapianto di midollo», annuncia con soddisfazione il professore.

Sorprendenti i risultati: «Dopo soli diciotto mesi di terapia - prosegue il professore, coordinatore del lavoro - si cominciano a vedere i primi vantaggi, anche in termini di sopravvivenza: il 20 per cento, rispetto al 5-10 per cento ottenuta con il “vecchio” farmaco dopo 5 anni».

Tra le 35 nazioni del mondo coinvolte, non solo i tradizionali Paesi europei o del Nord America, ma anche Tailandia, Giappone e Brasile.

La ricerca è stata condotta in diversi laboratori. Utilizzate anche le mosche, per valutare il meccanismo di remissione della malattia.

Dimostrato che il nuovo farmaco fornisce risultati superiori alla terapia attuale, si è scoperto anche che «l'elevato tasso di risposta molecolare osservato fa sperare che la maggior parte dei pazienti possa un giorno smettere la terapia senza rischiare la recidiva della malattia».

Il professor Saglio: «Prima del 1980 la sola speranza per i malati di leucemia mieloide era il trapianto di midollo; nell'85 è stato scoperto l'interferone, con il quale nel 15-20 per cento dei casi si otteneva una buona remissione della malattia; finché nel 1996 sono iniziati i primi esperimenti con l'imatinib, e nel 2000 è partito uno studio durato nove anni». La nuova sostanza è in fase di studio dal 2007, per ora non ancora registrato e somministrabile al di fuori della sperimentazione».
(LaStampa)

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