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Con San Francesco, dal 1817 lo sguardo vigile su poveri e giovani della fraternità di Pinerolo

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Un'antica fraternità con alle spalle quasi due secoli di attività è quella dell'Ordine Francescano Secolare di Pinerolo

Un'antica fraternità, con alle spalle quasi due secoli di attività. E' quella dell'Ordine Francescano Secolare di Pinerolo, cittadina di 36mila abitanti a 40 chilometri da Torino, nota per la presenza della Chiesa Valdese. Da queste parti la presenza dei Cappuccini si perde nella storia e anche la fraternità Ofs locale ha la sua bella età: nasce nel 1817 e da allora si sono avvicendati innumerevoli francescani secolari. In un colloquio con Giovanni Garis, economo della Fraternità, andiamo a scoprire i "segreti" di questo gruppo così coeso e conosciuto non solo nel torinese.

La fraternità è una ragione di vita
Attualmente l'Ofs di Pinerolo conta 30 persone, di cui 19 attive (le altre sono anziane per lo più malate e impossibilitate a partecipare agli incontri). La caratteristica principale è che in gran parte sono famiglie che hanno incominciato il cammino francescano circa 20 anni fa, quando i figli erano piccoli (o non c’erano ancora) e ora si ritrovano con figli grandi, per lo più maggiorenni. Per tutti loro l’appartenenza alla fraternità non è una cosa formale, ma dai momenti di formazione e di preghiera, dai momenti di divertimento e di convivialità intorno a una tavola, hanno saputo trarre forza e coraggio, hanno ricevuto e hanno dato accoglienza e sostegno, hanno elargito a piene mani gioia e fede. Hanno insomma cercato (e cercano tuttora) di vivere gli alti e bassi della vita, di superare le difficoltà, di gioire per le vittorie ottenute ponendo al centro della loro vita Dio così come lo ha conosciuto e testimoniato san Francesco.

Tanti giovani che guardano allo stile di Francesco
La fraternità non si è chiusa in se stessa, ma ha strutturato dei momenti di proposta francescana rivolti in particolare ai giovani fra i 18 e i 30 anni. In questi ultimo tre anni un gruppo di essi si è avvicinato alla spiritualità francescana, guidati da fra Marco Costa, novello frate e sacerdote, molto dinamico e ben preparato nell’arte dell’oratoria. E con grande sorpresa, attraverso questi incontri per giovani, si sono avvicinati adulti in ricerca, con vite, motivazioni, livelli di fede diversi. E’ nato così un gruppo di formazione “over 30” che attualmente vede partecipare costantemente una dozzina di persone fra i 40 e i 60 anni. «Se da questi gruppi nasceranno vocazioni laiche francescane non lo possiamo sapere – spiega Giovani Garis, economo dell’Ofs di Pinerolo - noi seminiamo e il Signore penserà a far nascere e maturare».

La "cassa dei poveri"
Oltre agli incontri di formazione e alla preghiera (nei tempi forti dell’anno ci si ritrova in famiglia per approfondire i testi biblici del tempo liturgico) un posto importante ha la vicinanza con le realtà di povertà, cresciute enormemente in questo periodo di crisi economica. Da anni, ci spiega sempre Garis, i fratelli dell’Ofs si sono impegnati nel contribuire economicamente (per ciò che ognuno può) alla “cassa dei poveri”, destinando somme di denaro a iniziative della Caritas Diocesana e delle singole parrocchie. Questo impegno è a completamento della presenza di ognuno nella singola parrocchia di appartenenza ove ci si impegna nella catechesi, nel canto liturgico, nella Caritas parrocchiale. Senza scordare le missioni, in particolare quella Cappuccina di Capo Verde, dove la scorsa estate un gruppetto dei più giovani è andato a fare un‘esperienza di conoscenza della realtà africana.

La scuola francescana di padre Oreste
Alla fraternità di Pinerolo appartengono anche alcune persone anziane in cui permane un certo vigore e una forte volontà nell’essere francescani, che si esplicita concretamente nel partecipare alla Scuola Francescana, creata circa 25 anni fa da padre Oreste Fabbrone. La Scuola Francescana è una serie di incontri pomeridiani infrasettimanali (circa 7 all’anno) che coinvolge diverse piccole fraternità dei paesi del territorio pinerolese, ove nel passato era forte la presenza dei frati. «Un ultimo pensiero è proprio per loro, i frati – conclude l’economo dell’Ofs di Pinerolo - Senza di loro non potremmo esserci, anche se l’Ofs è un Ordine laicale e sono i laici che devono farlo crescere, maturare, rinvigorire. La presenza dei frati (a Pinerolo oramai una piccola comunità che assiste i confratelli gravemente malati) è essenziale. Solo insieme, frati e laici, possiamo cercare di essere testimoni del Vangelo in questo mondo fortemente secolarizzato».

Gelsomino Del Guercio

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