Creato. Si deve ripristinare la visione del futuro
Vorrei gettare uno sguardo umanistico
sul tema ambiente, sono un’erede della
Magna Grecia perché la mia cultura
è una cultura meridiana del sud Italia e
sono anche una persona che ha fatto
un percorso cristiano e qui voglio dare
un duplice sguardo. Il tempo è un dittatore
e per sua natura vuole essere
il padrone assoluto ed esprime la sua
dittatura proprio come noi l’abbiamo
espressa sulla terra, dominando, mettendo
paletti, delimitando le proprietà,
come fanno tutti i dittatori.
Kronos stupra la madre Gea e da questo
stupro nascono dei figli. Ma in realtà lui
rifiuta una discendenza in quanto vuole
governare lui solo, in modo assoluto.
Questi figli vengono quindi puntualmente
divorati negando il futuro, che è
quello che noi facciamo oggi, cioè neghiamo
il futuro ai nostri figli. Sarà Gaia
ad interviene facendosi aiutare da un’altra
donna, in un rapporto
di cooperazione
e non competizione.
Questa piccola dea, che
si scriveva addirittura con
l’iniziale minuscola era Metis,
la dea serpente dell’eterno
rinnovarsi, del ciclo della vita e del
tempo intelligente.
Metis come Kronos è legata allo spazio,
ma lo spazio di quest’ultimo è fortemente
lineare. Metis e Gea invece
ragionano in termini di spazio circolare,
adatto alla natura. Le due con un’astuzia
danno in pasto a Kronos una pietra
facendogli credere fosse l’ennesimo
ultimo nato. Kronos, preso da malore
finirà per vomitare l’ultimo figlio ingurgitato,
che prederà il nome di Zeus. Si
ripristinerà così il tempo infinito e quindi
una visione del futuro.
Il modello di sviluppo nel quale abbiamo
vissuto negli ultimi 40 anni è il modello
della “crescita e dello sgocciolamento”,
cioè, il benessere dei quadri
dirigenti e dell’industrializzazione sono
gli elementi portanti dello sviluppo di
un paese. Tale benessere arriva alle
masse per sgocciolamento. Si tratta di
un modello di sviluppo che appartiene
al passato, che ha avuto già un’infinità
di critiche a partire da quelle legate alla
sostenibilità. Questo modello economico
ha esaurito la sua efficacia, perché
ha creato dei grossi valori negativi che
sono inquinamento, impoverimento,
esaurimento della biodiversità. È un
modello che non è all’altezza della situazione.
Ora non siamo più in una
fase adolescenziale e le priorità sono
di ripensare alla creazione. Noi ci dobbiamo
porre come con-creatori, cioè
coloro che possono procrastinare la
creazione. Ripensare al creato in questi
termini significa pensare ad una nuova
organizzazione culturale. Quando nella
Genesi si dice “Dio vide che aveva
fatto la luce, e vide era cosa buona”,
quelle cose buone gli scienziati le hanno
chiamate il giusto equilibrio che noi
dobbiamo preservare.
(di Giuliana Martirani docente universitaria di geografia politica
ed economica e di politica dell’ambiente)
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