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Don Ciotti, in te vittime mafia trovano un fratello

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

"Pensavamo di incontrare un padre, abbiamo trovato un fratello, fratello Francesco". Così don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione Libera, ha iniziato il suo discorso dinanzi a papa Francesco durante la veglia con i familiari delle vittime di mafia. "Grazie. Grazie di averci accolto - ha proseguito -. E' un momento che abbiamo atteso e desiderato tanto. Le persone che sono qui hanno storie e riferimenti diversi, ma sono accomunate dal bisogno di verità e di giustizia: un bisogno che per molti è ancora vivo. Sono solo una rappresentanza dei familiari delle vittime delle mafie che sono tanti, tanti, tanti di più". "E' un lungo elenco - ha aggiunto - e in questo elenco ci sono anche 80 bambini, come Domenico Gabriele, il piccolo Cocò e l'altro giorno, Domenico. Ci sono persone che si sono trovate casualmente in mezzo a un conflitto a fuoco, ci sono tanti giusti, persone dalla parte di chi aiuta a cercare la verità, persone libere e leali che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà".

"C'è un bisogno di verità che scuote la vita di tante persone". Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente della Fondazione Libera, in un passo del suo discorso dinanzi a papa Francesco e ai familiari delle vittime di mafia. "Il 70% dei familiari delle vittime di mafia non conosce la verità", ha denunciato il sacerdote, che ha citato vari casi di omicidi ancora non chiariti, compreso anche quello di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. "Abbiamo bisogno di verità, di tanta verità", ha ribadito.

Ciotti, mafia uccide speranza, troppi silenzi Chiesa
"Le mafie, la corruzione, l'illegalità, la violenza assassinano la speranza e sono queste speranze spezzate o soffocate che oggi vogliamo condividere". Lo ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera, durante la veglia con papa Francesco e i familiari delle vittime di mafia. "In passato e purtroppo accade ancora oggi - ha quindi aggiunto - non sempre la Chiesa ha prestato attenzione a un problema dai grandi costi umani e sociali: silenzi, resistenze, parole di circostanza, ma per fortuna anche tanta, tanta luce, tanta positività, tante testimonianze, dal grido profetico di Giovanni Paolo II dalla Valle dei Templi alle parole di Benedetto XVI a Palermo quando ci disse 'non cedete', la mafia è 'una strada di morte'". Don Ciotti, nel suo discorso, ha ricordato tra gli altri don Peppino Puglisi e don Giuseppe Diana, uccisi dalle mafie, i cui parenti sono presenti alla veglia.(Ansa)

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