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La vita di Francesco Uomo e Santo

Franco Cardini
Pubblicato il 30-11--0001

Giovanni di Pietro Bernardone, che il padre avrebbe chiamato Francesco a quel che pare e che si dice in omaggio ai suoi lucrosi viaggi in Francia, nacque ad Assisi non sappiamo bene né dove, né quando, comunque tra 1181 e 1182. La data di nascita del 26 settembre 1182, spesso proposta, non è attestata con certezza.
Nel XII secolo la speranza media di vita in Europa occidentale non superava di molto i quarant’anni, ma in cambio ovviamente la maggior età si raggiungeva tra i 14 e i 16 anni. Il sedici-diciassettene Francesco fece quindi a tempo a partecipare alle lotte dei popolani di Assisi contro il governatore imperiale e i maiores della sua città nonché alla guerra contro Perugia. Catturato e imprigionato dai perugini, tornò libero probabilmente dietro riscatto, solo nel 1203 quando si addivenne a un trattato di pace tra gli assisani.
Il suo processo di conversione ebbe luogo tra 1205 e 1206, quando ebbero luogo gli episodi del pellegrinaggio a Roma, del colloquio con il Crocifisso di San Damiano e della rinunzia formale ai beni paterni, presumibilmente avvenuta in gennaio-febbraio 1206. Da allora a fino circa il 1208 condusse l’esperienza di una vita solitaria dedita ad opere di penitenza e di misericordia. Raccolti i primi compagni, avviò con loro l’esperienza della penitenza e dell’itineranza, che presentò tra la primavera del 1209 e quella del 1210 a Roma a Innocenzo III ottenendone una preliminare approvazione.
La sua fraternitas cominciò ad essere attiva in modo coerente a partire da allora, Francesco tentò anche la via del pellegrinaggio alla volta della Spagna (Santiago di Galizia) e della Terrasanta e partecipò come osservatore al concilio lateranense IV del 1215.
Tra 1216 e 1217, grazie a Onorio III succeduto a Innocenzo, la fraternitas Fratrum Minorum si andò trasformando in Ordine.
Nel capitolo tenutosi alla Porziuncola il 5 maggio del 1217 furono decise le missioni oltralpe e oltremare. In seguito al capitolo delle Pentecoste del 1219, durante il quale si era deciso d’inviare altri frati oltremare, nel giugno di quell’anno Francesco partì da Ancona e raggiunse l’esercito crociato accampato sotto Damietta. Là, cercò d’incontrare il sultano al-Malik al-Kamil e l’incontro ebbe luogo verso il novembre successivo.
Rientrato dall’Egitto in Siria nel 1220, attese all’organizzazione dell’Ordine in vista della redazione della Regola. Un primo testo, con carattere provvisorio e interlocutorio, fu da Francesco presentato all’atto del Capitolo delle Pentecoste del 1221 (forse identificabile con il celebre “Capitolo delle Stuoie”, per quanto non tutti gli studiosi siano d’accordo). Ma il Papa non lo approvò mai formalmente e difatti tale testo rimase noto come Regula non bullata.
Mentre si modificava il testo, che sarebbe stato approvato in effetti nel 1223 (Regula bullata), Francesco, stanco e sofferente, si appartava dall’Ordine. Nel Natale del 1223 fu a Greccio, dove inaugurò la pia istituzione del Presepio.
Nel 1224, l’anno medesimo nel quale, ammalato e ospite per qualche tempo a San Damiano, redasse il Cantico delle Creature, volle ritirarsi sul monte della Verna per una quaresima in onore dell’Arcangelo Michele, e lì, il 29 settembre, ricevette le stimmate. Il suo Transito avvenne alla sera del 3 ottobre del 1226.

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