I compagni di San Francesco/Illuminato dell’Arce
Frate Illuminato dell’Arce fu vicino
a Francesco in alcune occasioni
importanti e dopo la morte del
Santo fu tra i depositari e custodi
della sua memoria. Infatti, Leone,
Rufino e Angelo, che nel 1246
scrissero una lettera al ministro
generale Crescenzio da Iesi per
accompagnare i ricordi della vita
dell’Assisiate che essi stessi avevano
messo per iscritto, assicurarono
di aver “attinto notizie” anche
da “altri santi frati”, tra i quali
menzionano appunto Illuminato.
Il suo nome emerge dal buio grazie
soprattutto a san Bonaventura;
infatti, poiché quando Tommaso
da Celano scrisse le sue
opere Illuminato era ancora vivo,
l’agiografo lo lasciò nell’anonimato,
così come molti altri compagni
del Santo. Bonaventura, invece,
afferma espressamente che il frate,
uomo “davvero illuminato e virtuoso”,
fu assieme a Francesco durante
il viaggio in Terrasanta.
Bonaventura narra che non “appena
si furono avviati incontrarono
due pecorelle; il Santo si rallegrò e
disse al compagno: Abbi fiducia nel
Signore, fratello, perché si sta realizzando
in noi quella parola del Vangelo:
«Ecco, vi mando come agnelli in
mezzo ai lupi»”. Sappiamo come
andò a finire: la missione si risolse,
in effetti, in un nulla di fatto,
ma nondimeno i ricordi di fra Illuminato
– assieme a quelli di altri
– si rivelano preziosi per scoprire
alcune pieghe della personalità di
Francesco.
Bonaventura ci rivela pure un
altro episodio fortemente significativo;
a Francesco, incerto se
rivelare o no ai suoi più intimi il
segreto delle stimmate e il modo
in cui erano stati impressi sul suo
corpo i segni della passione, Illuminato
rispose: “Fratello, sappi che
qualche volta i segreti divini ti vengono
rivelati non solo per te, ma anche
per gli altri. Ci sono dunque buone
ragioni per temere che, se tieni celato
quanto hai ricevuto a giovamento di
tutti, tu venga giudicato colpevole di
aver nascosto il talento”. Francesco,
precisa l’agiografo, “fu colpito da
queste parole”.
Dunque dobbiamo ringraziare
anche Illuminato se il racconto
di quanto accadde sulla Verna è
giunto fino a noi.
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