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Papa, la 'carica' di 40 mila nonni in piazza San Pietro

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

I primi a raccontare la loro storia davanti al Papa saranno due anziani iracheni, atterrati giovedì in Italia e costretti ad abbandonare la loro terra per sfuggire alle persecuzioni degli integralisti islamici. Poi parleranno una nonna irlandese che ha accompagnato la formazione del nipote, un pensionato che ha rivitalizzato la sua esistenza con il volontariato e altri che si sono dovuti adattare alla vita in una casa di riposo o che la casa di riposo l'hanno rivoluzionata. Sono i testimonial della "benedizione della lunga vita", l'evento che Francesco ha voluto dedicare alla terza età e che richiamerà domenica in piazza San Pietro oltre 40mila anziani provenienti da più di 20 nazioni. Tre di loro sono stati invitati di persona da Bergoglio e arrivano dalle villas miseria di Buenos Aires. Il programma prevede due fasi: quella del dialogo con il pontefice che inzia alle 8.30 e dura un'ora; poi la messa. E sarà la voce di Andrea Bocelli ad accogliere Francesco in piazza.


Un appuntamento che arriva alla vigilia della festa dei nonni, che in Italia si celebra il 2 ottobre, giorno della ricorrenza liturgica degli angeli custodi, e in diversi Paesi del mondo ricade nel mese di ottobre. Ma soprattutto, Bergoglio invita a riflettere sugli anziani a pochi giorni dall'apertura del sinodo dei vescovi, convocato dal 5 al 19 ottobre per discutere della situazione delle famiglie contemporanee.


Il modello di casa Bergoglio  -  Proprio rivolgendosi alla plenaria del Pontificio consiglio della Famiglia, un anno fa il Papa aveva detto: "Bambini e anziani rappresentano i due poli della vita e anche i più vulnerabili, spesso i più dimenticati". Nei confronti degli anziani, in particolare, ha denunciato quella che definisce la "eutanasia nascosta: non servono e quello che non serve si scarta". E in diverse occasioni ha incoraggiato a promuovere tra giovani e anziani una "alleanza" in cui "tutti ricevono e donano". Perché i nonni, ha sottolineato durante una delle omelie di casa Santa Marta, "sono quelli che ci portano la storia, la dottrina, la fede e ce le lasciano in eredità". Come prova, Bergoglio cita spesso la propria esperienza personale con la nonna Rosa: "Io ho avuto la grazia di crescere in una famiglia in cui la fede si viveva in modo semplice e concreto - racconta il pontefice - ma è stata soprattutto mia nonna, la mamma di mio padre, che ha segnato il mio cammino di fede".


La campagna social per nonni e nipoti  -  Proprio il legame tra generazioni farà da sottofondo all'appuntamento di domenica, con le foto di nonni e nipoti che verranno proiettate nella piazza dopo essere state raccolte, insieme ai messaggi d'auguri, grazie ad una campagna che il Pontificio consiglio per la Famiglia ha promosso sui social network, con i propri profili Twitter e Facebook e in sinergia con la piattaforma di Rai Yoyo, il canale dedicato ai bambini.


Il ruolo della suocera - Saranno cinque immagini bibliche, invece, a scandire la riflessione sulle problematiche della vita degli anziani. E ce ne sarà una dedicata anche al ruolo della suocera, sul quale anche Bergoglio ha scherzato quando, incontrando le coppie di fidanzati, ha detto: "Sappiamo tutti che non esiste la famiglia perfetta, e neppure il marito perfetto, o la moglie perfetta. Non parliamo della suocera perfetta". Domenica, in questo senso, verrà presentata la figura di Rut, la nuora che sceglie di non abbandonare la madre del suo sposo. Ma ci sarà anche il personaggio di Eleazaro, che, spiegano gli organizzatori, "educa i giovani alla vita attraverso la propria morte" perché non cede ai ricatti dei persecutori. A lui si aggancerà la testimonianza della coppia che arriva da Qaradosh, piccola città a maggioranza cristiana nella zona di Mosul, al confine tra l'Iraq e il Kurdistan iracheno. Al Papa porteranno la voce degli anziani che soffrono nelle zone di guerra del mondo. (Repubblica)

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