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Eterologa, si alle linee guida. Voi cosa ne pensate?

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

I governatori delle Regioni, riuniti questa mattina in conferenza, hanno approvato all'unanimità le linee guida sulla fecondazione eterologa, varate ieri da tecnici e assessori regionali alla salute. "Le Regioni - ha spiegato il presidente del Veneto, Luca Zaia, lasciando l'assemblea - hanno deciso all'unanimità di andare avanti con le linee guida, affinchè l'eterologa diventi una realtà e si colmi il vuoto legislativo. Sarà trattata come una cura normale e  penso che si arriverà a un ticket uguale a livello nazionale".

Sulla stessa linea, Debora Seracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia: "Questo è uno stimolo per il parlamento ad agire in fretta per avere regole comuni che tengano insieme un sistema che ha bisogno di rimanere pubblico in tutte le sue parti, ma anche dando garanzie ai cittadini".



Il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, prima della conferenza ha incontrato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin: "Ha condiviso le linee guida delle Regioni - ha detto il governatore del Piemonte - ed è del tutto d'accordo con noi a inserire la fecondazione eterologa nei Lea (i livelli essenziali di assistenza, ndr) e a regolamentarla con un ticket che andrà definito sulla base dei costi. Ma per farlo serve una legge del Parlamento".

Ieri l'accordo tra tecnici e funzionari regionali sulle nuove norme, necessarie dopo la sentenza del 9 aprile della Corte Costituzionale che ha tolto il divieto di ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta.



Per le linee guida, a fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, ma solo per le donne 'riceventi' in età potenzialmente fertile. Il limite è stato fissato a 43 anni. Tre le altre novità il bambino nato da eterologa potrà chiedere di conoscere l'identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni. Il donatore verrà ricontattato e sarà libero di rivelare o meno  la propria identità. Con l'eccezione di questo caso specifico, il documento prevede l'anonimato del donatore.

Sulla questione dei costi è intervenuto il presidente della Toscana, Enrico Rossi: "Le spese sono sostenibili. E' giusto mettere un ticket perchè la compartecipazione è corretta e non ci sono problemi devastanti per il servizio sanitario. Sono ben altre le questioni devastanti...". Il governatore ha aggiunto che "in Toscana applichiamo un ticket da 500 euro per l'omologa, ma poichè non c'è grande differenza con l'eterologa, rimarremo con gli stessi costi".



Intanto, nell'ospedale fiorentino di Careggi è il primo giorno di visite per l'eterologa. La Toscana è stata la prima regione a stilare le linee guida per applicare la fecondazione con un intervento esterno alla coppia. "Se tutto andrà bene il primo intervento di fecondazione eterolga sarà nell'arco di due mesi" ha annunciato

la professoressa Elisabetta Coccia, del dipartimento di ostetricia e ginecologia dell'Azienda ospedaliero-universitaria dell'ospedale fiorentino di Careggi. "Nel nostro book di appuntamenti - ha specificato - abbiamo notato che le coppie sopra i 45 anni sono solo il 23%". (Repubblica)

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