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Papa Francesco: ‘Peres e Abu Mazen a casa mia per la pace’

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Ai ragazzi di Betlemme: Non lasciatevi schiacciare dal passato

«Vorrei dire dal profondo del mio cuore che è ora di porre fine a questa situazione, che diventa sempre più inaccettabile, e ciò per il bene di tutti». Al Regina Coeli il Papa, a braccio, esorta il presidente israeliano Simon Peres e quello palestinese Abu Mazen a lavorare per la pace: «In questo luogo, dove è nato il Principe della pace, desidero rivolgere un invito a lei, signor presidente Mahmoud Abbas, e al signor presidente Shimon Peres, a elevare insieme con me un’intensa preghiera invocando da Dio il dono della pace. Offro la mia casa in Vaticano per ospitare questo incontro di preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento». Dalla Giordania Francesco arriva in elicottero a Betlemme e per prima cosa incontra Abu Mazen, cui si rivolge chiamandolo «uomo di pace e artefice di pace». Dopo l’incontro, mentre si dirigeva verso Piazza della Mangiatoia, ha fatto avvicinare l’auto al muro alto otto metri che divide Israele dal territorio palestinese ed è sceso accostandosi alla barriera di cemento: ha sfiorato il muro con la mano, restando a lungo in silenzio come in preghiera, e vi ha appoggiato per un attimo la testa prima di tracciare con la destra il segno della croce. Nel primo pomeriggio, il portavoce di Shimon Peres ha fatto sapere che il presidente israeliano ha accettato l’invito di papa Bergoglio per recarsi in Vaticano e incontrare Abu Mazen.

«Si raddoppino gli sforzi per la pace»
Il conflitto tra israeliani e palestinesi dura «da decenni», dice il Papa, ed è ora che «si raddoppino gli sforzi e le iniziative volte a creare le condizioni di una pace stabile, basata sulla giustizia, sul riconoscimento dei diritti di ciascuno e sulla reciproca sicurezza», sillaba: «È giunto il momento per tutti di avere il coraggio della generosità e della creatività al servizio del bene, il coraggio della pace, che poggia sul riconoscimento da parte di tutti del diritto di due Stati a esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti».

A Betlemme il Papa auspica coraggio per la pace e sosta in silenzio al Muro
«E'ˆ giunto il momento del coraggio della pace, della generosità e della creatività ! Che il Signore vi dia la saggezza e la forza per trasformare le spade in aratri!». Francesco nella città di Gesù indica la via del coraggio della pace. E compie un eloquente gesto fuori programma. Una sosta silenziosa al muro di separazione.

Papa Francesco ai ragazzi di Betlemme: «Non lasciatevi schiacciare dal passato»
Tutta nel «segno dei bambini», in loro difesa e in loro ascolto, la giornata di Papa Francesco a Betlemme. Perchè se i grandi vogliono fare la pace, devono ripartire dai bisogni dei bambini. Il breve soggiorno di Bergoglio in Palestina si è concluso proprio con un incontro coi bambini.

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