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A breve santi due francescani: Amato Ronconi e Ludovico da Casoria

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Figure esemplari, seguaci di San Francesco, apostoli della carità, in tempi lontani e contesti diversi accomunati dall'amore di Dio

La Chiesa universale sarà presto arricchita di due nuovi Santi. Papa Francesco - che ha ricevuto ieri il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi - ha infatti autorizzato il dicastero a promulgare i decreti riguardanti i miracoli attribuiti alle intercessioni dei Beati Ludovico da Casoria ed Amato Ronconi. Inoltre, con il riconoscimento delle virtù eroiche, diventano Venerabili i Servi di Dio Alano Maria Guynot de Boismenu e Guglielmo Janauschek.

Due figure esemplari, seguaci di San Francesco, apostoli della carità, in tempi lontani e contesti diversi. Amato Ronconi, terziario francescano, nato a Saludecio, in Emilia Romagna, intorno al 1226, da una ricca famiglia, rimasto orfano trascorse la giovinezza con il fratello Giacomo, dedicando poi ogni energia ed avere ai poveri e pellegrini, per i quali fondò un Ospizio sul monte Orciale, ora Casa di riposo/Opera Pia a lui intitolata. La sua vita di penitente - che pure lo espose allo scherno di concittadini che lo ritennero pazzo – si concluse a Rimini all’età di 66 anni. In vita e morte fu accompagnato da fama di santità.

Ludovico da Casoria, località campana dove nacque nel 1814, al secolo Arcangelo Palmentieri, entrato nell’Ordine dei Frati Minori, fondò la Congregazione delle Suore Francescane Elisabettine dette Bigie. Sacerdote a 23 anni, insegnò per 20 anni filosofia e matematica, dedicandosi ai confratelli poveri e malati per i quali istituì una farmacia-infermeria a Scudillo di Capodimonte; impegnatosi quindi per la nobile causa di riscattare i bambini africani venduti come schiavi e assicurare loro una vita dignitosa. Si adoperò fortemente per le missioni, usava ripetere “l’Africa deve convertire l’Africa”. Sostenuto da Pio IX e Leone XIII e dai re delle Due Sicilie Ferdinando II e Francesco II, riversò la sua carità su ogni sofferenza umana: orfani, disabili, malati, bisognosi; morì a Napoli nel 1885.

Sono vissuti nel secolo scorso i due nuovi Venerabili Servi di Dio: il francese Alano Maria Guynot de Boismenu, nato a Saint-Malo nel 1870, missionario del Sacratissimo Cuore di Gesù, arcivescovo titolare di Claudiopoli, già vicario apostolico di Papua, morto a Kubuna nelle Isole Figi (Oceania) nel 1953; e l’austriaco Guglielmo Janauschek, nato a Vienna nel 1859, sacerdote della Congregazione del Santissimo Redentore, morto il 30 giugno 1926 nella città natia.Radio Vaticana

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