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Avellino - Pochi frati in attività, il convento dei cappuccini dove soggiornò Padre Pio rischia la chiusura

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Quattro frati cappuccini sono troppo pochi e il convento va chiuso perché troppo oneroso. La storia fa riferimento al convento di Sant'Egidio a Montefusco, un piccolo paesino in provincia di Avellino. I superiori dell'ordine che fanno capo alla provincia di Foggia hanno individuato il complesso monumentale come una spesa da tagliare, considerato che al suo interno vivono solo quattro frati.

Gli anni del seminario di fra Pio
Eppure il convento è molto frequentato in ogni periodo dell'anno perchè ospitò San Pio da Pietrelcina in alcuni anni del suo seminario. La cella di San Pio, peraltro, è tuttora custodita gelosamente dato che il legame tra il frate e la struttura religiosa di Montefusco fu molto intenso. Fra Pio vi giunse nel novembre del 1908 e ci sono molti aneddoti che raccontano la sua permanenza a Sant'Egidio. Un suo compagno di studi, che lo raggiunse nel 1909, ha lasciato scritto: "Da studente, a Montefusco spesso trovai frà Pio in coro che recitava l'ufficio della Madonna e qualche volta lo vidi con le lagrime agli occhi….era malaticcio, molto delicato, sovente visitato dalla febbre e da acuti dolori" (Padre Ilario da Teano).

Il legame tra il frate di Pietrelcina e Sant'Egidio
Intorno alla metà di maggio del 1909, per motivi di salute, Fra Pio fu mandato a Pietrelcina a respirare l'aria nativa. Ma il frate tornò spesso a Montefusco. Nel 1923, quando il suo trasferimento da San Giovanni Rotondo sembrava inevitabile ed imminente, Fra Pio disse: "Se proprio dovete trasferirmi in un altro convento, desidererei andare a Montefusco", frase che si può leggere su una pietra posta accanto al monumento eretto in suo onore nel piazzale del convento.

La mobilitazione dei fedeli
La presenza della cella di San Pio, oltre al legame con i frati presenti, spiega la mobilitazione che in queste ore stanno tenendo i fedeli della zona, letteralmente insorti contro la decisione dei superiori. In tanti hanno manifestato il loro dissenso, avviando una raccolta firme da inviare al Provinciale di Foggia ed alla Curia Vaticana per scongiurare la chiusura.

"Scongiurare la chiusura"
Colpito dalla notizia il parroco di Montefusco padre Antonio Salvatore: “Questo è un convento storico-religioso conosciuto in tutta l'Irpinia – puntualizza il parroco al quotidiano avellinese Irpinianews.it – numerosi fedeli si recano qui a professare la fede ogni giorno. E' vero, siamo in pochi, ma la nostra valenza nella provincia religiosa ha un peso specifico molto più rilevante rispetto ad altri conventi. Non siamo in terza linea - sottolinea – e dal punto di vista economico la nostra povertà è proverbiale, siamo più che autosufficienti. Quello che ci conforta è la straordinaria mobilitazione messa in moto dalla comunità religiosa locale e non, che è affezionata a questo convento così come noi siamo affezionati all'intero territorio”.

Va aggiunto che nel convento di Sant'Egidio ha celebrato messa padre Ludovico Acernese, fondatore delle Francescane Immacolatine e padre spirituale della beata Teresa Manganiello Inviato - Gelsomino Del Guercio

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