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Il messaggio dell'Assemblea delle Famiglie Francescane d'Italia: intensifichiamo il nostro impegno missionario e viviamo il Vangelo sempre più in povertà

Il carisma francescano che incarna la Chiesa del futuro e lo stile pastorale di Papa Francesco viaggiano sullo stesso binario. Il messaggio che li accomuna è che entrambi vivono oggi il Vangelo di Cristo in obbedienza, povertà e castità. E’ questo uno dei messaggi chiave fuoriusciti dalla XXXVIII Assemblea dell' Unione delle Conferenze dei Ministri Provinciali della Famiglia Francescana d’Italia.dei Ministri Provinciali delle quattro Famiglie Francescane d’Italia (frati Minori, Conventuali, Cappuccini, Terz’Ordine) che si è svolta a San Giovanni Rotondo.

A confronto sul messaggio del Pontefice
Quasi tutti i presenti i Ministri e i Segretari hanno vissuto le quattro giornate di confronto, in spirito di fraterna condivisione e motivati da un tema interessante e impegnativo: “Provocati alla coerenza… Papa Francesco ci interpella”. Il tema era stato individuato dal Consiglio di Presidenza tenuto ad Assisi il 12 ottobre scorso, in seguito all’elezione di Papa Bergoglio a successore di Pietro e l'assunzione del nome del nostro fondatore Francesco.

Nelle periferie ad annunciare il Vangelo
Al centro dei dibattiti la relazione di frate Giacomi Bini, Ministro Generale dellOrdine Francescano dei Frati Minori, che, riferendosi spesso ad alcuni gesti di Papa Francesco, ha invitato i Ministri a non essere schiavi delle istituzioni che spesso ostacolano la crescita carismatica. «Sforziamoci di vivere lo spirito del Vangelo in cammino con i nostri fratelli: “da soli si va veloci…insieme si va lontani”», ha detto il Ministro dell’Ofm. Ha inoltre spiegato con quanta passione Papa Francesco vuole una “chiesa missionaria”, invitando i frati ad uscire e andare nelle periferie per annunziare la gioia del Vangelo. Frate Giacomo, infine, ha invitato i frati a essere coerenti nel «rifiutare il superfluo». «Il Papa non ci chiede miracoli, ma una revisione del nostro stile di vita, non avendo paura del rischio e vivendo in semplicità senza chiusura e integralismi», ha chiosato il Ministro.

Suonare la sveglia al mondo
Altro importante momento di confronto è seguito alla relazione del professor Marco Bartoli, docente presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, sul tema “Essere francescani nella Chiesa di Papa Francesco”. Secondo Bartoli l’elezione del nuovo Papa venuto dall’America Latina, va letta su alcune novità di rilievo: l’inizio di una nuova stagione post Vaticano II e il paradigma del Samaritano che si ritrova in molti gesti del Papa. «E’ una Chiesa aperta ad orizzonti nuovi – ha affermato Bartoli - e per Papa Francesco i maestri della speranza cristiana sono i lebbrosi del nostro tempo. Noi come francescani siamo chiamati a curare le ferite delle tante povertà del mondo. Quindi siamo chiamati alle tante sfide che interpellano il mondo francescano, iniziando dalla conversione personale, da uno stile e modalità spirituali nuovo, ma soprattutto come francescani a “svegliare il mondo” nella simpatia verso il fratello».

Nel 2015 focus sulla vita consacrata
Le giornate sono state segnate anche dalla partecipazione dei frati ad una serie di laboratori dove si sono discusse le problematiche delle diverse Province. Si è stabilito, inoltre, di puntare la prossima assemblea (marzo 2015 in Veneto) sul tema dell’Anno della Vita Consacrata indicato nel 2015 da Bergoglio.
Il Segretario Generale dell'Unione, frate Paolo Fiasconale, a conclusone dell’Assemblea ha ringraziato quanti hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento. «In primo luogo – ha detto – ringraziamo il Ministro Provinciale dei Cappuccini di Foggia Frate Francesco Colacelli per l’ottima accoglienza nella loro Casa “l’Approdo”. Tutti hanno apprezzato le premure, la disponibilità e il trattamento elegante riservato ai Ministri».. Infine la Presidenza di turno è passata al Terz’Ordine Regolare nella persona di frate Alessio Maglione, Ministro Provinciale di Assisi.

Gelsomino Del Guercio