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Papa Francesco: Wojtyla testimone esemplare di sofferenza

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Le sue parole «fare del bene con la sofferenza e fare del bene a chi soffre» Giovanni Paolo II «le ha vissute, le ha testimoniate in maniera esemplare». Lo ha affermato papa Francesco ricordando il suo predecessore un mese prima della canonizzazione che presiederà in piazza San Pietro. «Il suo - ha sottolineato Bergoglio nel discorso rivolto oggi ai membri e consultori del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori sanitari, istituito dallo stesso Papa Wojtyla - è stato un magistero vivente, che il Popolo di Dio ha ricambiato con tanto affetto e tanta venerazione, riconoscendo che Dio era con lui». L'udienza si è svolta in Vaticano nella "Sala Clementina" alla presenza del presidente del Dicastero pontificio, monsignor Zygmunt Zimowski.

Papa Bergoglio ha espresso ai presenti «la riconoscenza del vescovo di Roma - ha detto - per l'impegno che ponete verso tanti fratelli e sorelle che portano il peso della malattia, della disabilità, di una anzianità difficile». «Nella custodia e nella promozione della vita, in qualunque stadio e condizione si trovi, possiamo riconoscere la dignità e il valore di ogni singolo essere umano, dal concepimento fino alla morte», ha affermato. «Teniamo sempre presente la carne di Cristo nei poveri, nei sofferenti, nei bambini, anche indesiderati, nelle persone con handicap fisici o psichici, negli anziani», ha esortato il Pontefice.

«L'esperienza della condivisione fraterna con chi soffre ci apre - ha sottolineato Francesco - alla vera bellezza della vita umana, che comprende la sua fragilità». «Nella sofferenza nessuno è mai solo – ha messo in evidenza - perché Dio nel suo amore misericordioso per l'uomo e per il mondo abbraccia anche le situazioni più disumane, nelle quali l'immagine del Creatore presente in ogni persona appare offuscata o sfigurata».

«In Lui - ha spiegato - ogni dolore umano, ogni angoscia, ogni patimento è stato assunto per amore, per pura volontà di esserci vicino, di essere con noi». Per Francesco, «nella Passione di Gesù c'è la più grande scuola per chiunque voglia dedicarsi al servizio dei fratelli malati e sofferenti».

Al termine dell'incontro, il Papa ha poi invocato sul Dicastero vaticano, come «su tutte le persone ammalate e sofferenti con le loro famiglie, come su tutti coloro che se ne prendono cura», la materna protezione di Maria, «Salus infirmorum», chiedendo che la Vergine aiuti «l'opera della difesa e della promozione della vita e la pastorale della salute».Vatican Insider

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