cultura

Cenacolo di Gerusalemme, vicino l'accordo per la gestione affidata ai francescani

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Dopo anni di trattativa manca solo l'accordo per la riapertura al culto del luogo in cui Cristo celebrò l'Eucaristia

CITTÀ DEL VATICANO - In Vaticano restano prudenti, dopo quattordici lunghi anni si aspettano le firme, ma da Israele l’accordo viene dato per imminente, a cominciare dalla questione simbolicamente più importante: l’affidamento del Cenacolo alla Custodia francescana di Terra Santa e quindi alla Chiesa cattolica. Una soluzione di compromesso definita in un «protocollo» già preparato: lo Stato di Israele ne resterà proprietario, ma lo spazio che per tradizione ospitò l’ultima Cena di Gesù sarà dato in gestione ai francescani della Custodia e aperto al culto cristiano.

IL CENACOLO - Per i cristiani è il luogo dell’Eucaristia, la sala che nella tradizione ospitò Gesù e i discepoli per l’Ultima Cena. Sta al piano superiore di un edificio sul Monte Sion nel quale, al piano inferiore, si trova per gli ebrei la tomba di Davide. I pellegrini cristiani potrebbero così tornare a celebrarvi la messa, come potè fare Giovanni Paolo II («Celebrando questa Eucaristia nella Stanza Superiore a Gerusalemme, siamo uniti alla Chiesa di ogni tempo e di ogni luogo») il 23 marzo 2000. Resta a quanto pare da risolvere un «dettaglio»: un’area che la Custodia rivendicava è adibita a parcheggio, Israele dice che non si può cambiare la destinazione d’uso, così si sta cercando un terreno alternativo in zona.

LE TRATTATIVE - La «commissione bilaterale permanente» tra Santa Sede e Israele tornerà a incontrarsi in Vaticano dal 3 al 5 giugno. La prudenza è d’obbligo, visto che le trattative durano dal ’99 tra alti e bassi. Dopo l’accordo fondamentale firmato tra Israele e Santa Sede il 30 dicembre 1993, i lavori della «commissione bilaterale» iniziarono l’11 marzo 1999. Le questioni sono innumerevoli, dallo status giuridico delle proprietà ecclesiastiche al regime fiscale, tipo l’esenzione per gli edifici sacri o non commerciali. Ma la questione simbolo riguarda appunto il Cenacolo, di cui la Chiesa rivendica la proprietà (i francescani lo acquisirono nel 1333 dal Sultano d’Egitto), un edificio che nei secoli fu pure convertito in moschea e dopo la guerra del 1948 passò sotto il controllo di Israele.(Corriere)

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