home-eventi

Lo sapevate che... I Papi francescani nella storia della Chiesa

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Sono quattro i francescani che nei secoli sono saliti al soglio di Pietro. Il primo è stato Nicolò IV (1288-1292) che fece di tutto per portare a termine gli affreschi della Basilica Superiore di San Francesco.
Nell'Ordine ebbe numerosi incarichi e succedette a S. Bonaventura di Bagnoregio come Ministro Generale. Partecipò al Concilio II di Lione (1274) ed ebbe il privilegio di annunziare il raggiungimento dell'auspicato accordo tra la Chiesa latina e quella greca. Succedette ad Onorio IV. Sulla Cattedra di Pietro confermò le sue qualità di uomo di pietà e zelo. Operò per l'accordo con i greci, per le missioni nel Medio e nell'Estremo Oriente, per la difesa dell'Occidente cristiano dai musulmani, per la pace tra i principi e le città italiane.


Dobbiamo attendere 200 anni per rivedere un francescano Papa, Sisto IV (1471 - 1484).
Fra' Francesco Della Rovere, da Savona, fu professore di teologia a Pavia, Padova, Roma e Firenze. Nel 1464 venne eletto Ministro Generale. Succedette a papa Paolo II. Di larghe vedute e zelante per la propagazione della fede, promosse azioni vigorose contro le pressioni del Turchi. Il suo nome resta principalmente legato al suo splendido mecenatismo. A lui si devono la Cappella Sistina e la nuova Biblioteca Apostolica, la cui inaugurazione è eternata nello splendido affresco di Melozzo da Forlì (pinacoteca vaticana). Molte chiese di Roma furono da lui restaurate e abbellite. Celebrò l'anno santo 1475, costruendo il ponte Sisto per comodità dei numerosi pellegrini.


Il terzo Papa francescano è Sisto V (1585 - 1590).
Nato a Grottammare (Marche) nel 1520, Felice Peretti fu tra le più forti personalità del suo tempo e una delle figure più singolari del Pontificato. Professore di teologia e teologo del Concilio di Trento, fu chiamato, contro ogni previsione, a succedere a Gregorio XIII. Subito dimostrò un'energia eccezionale in tutti i campi della sua attività. Fu il restauratore dello Stato, estirpò il brigantaggio, si accordò con Venezia, pacificò con essa Milano, riconciliò le famiglie romane dei Colonna e degli Orsini. Fissò a 70 il numero dei cardinali (numero rispettato fino al dopo Concilio Vaticano II) e organizzò la Curia in 15 Congregazioni. Pensò anche all'emendamento della versione latina della Bibbia (Vulgata) e riformò i libri liturgici. A lui si deve il completamento della cupola di Michelangelo, lasciata dal sommo artista al tamburo e che nessuno, dopo di lui, aveva avuto il coraggio di voltare. Costruì il palazzo nuovo del Laterano e quello del Quirinale; diede l'attuale aspetto al palazzo Vaticano e alla Biblioteca (dove è il salone sistino); trasferì al centro di Piazza San Pietro l'obelisco egiziano e collocò nei punti principali di Roma altri obelischi. Diede alla città un piano regolatore razionale ed elegante, specialmente da S. Maria Maggiore a Trinità dei Monti. Condusse da Palestrina a Roma nuova acqua, detta da lui Acqua Felice. Tutto in soli cinque anni. Nel 1590 infatti, morì di malaria contratta in una visita alle paludi pontine, che aveva ordinato prosciugare. Riposa in Santa Maria Maggiore, nella Cappella del SS. Sacramento.


Il quarto ed ultimo sommo pontefice è Clemente XIV (1769 ¬- 1774)
Entrò nell'Ordine dei Frati Minori Conventuali. Teologo insigne, letterato, poeta latino, collaboratore di varie opere pontificie, fu creato cardinale da Clemente XIII. Di carattere gioviale e di squisita sensibilità artistica, legato da intima amicizia con S. Paolo della Croce (fondatore dei Passionisti), fu eletto al supremo governo della Chiesa in un periodo di regalismo esasperante e in un conclave difficile per le infiltrazioni politiche delle corti europee. Spirito conciliativo, con tatto e longanimità, cercò l'accordo con i principi europei, anche protestanti. Si impegnò per l'incremento delle missioni cattoliche in Africa, Asia e America. Favorì le scienze e le arti. Rimane legato al suo nome l'insigne Museo Pio-Clementino. Con fermezza, ritardò di quattro anni la reclamata abolizione della Compagnia di Gesù - i cui membri erano già stati espulsi da molti territori; cedette per una distensione degli animi e sotto gravissime pressioni politiche. Morto nel 1774 e sepolto in Vaticano, fu trasportato nel 1802 nella Basilica conventuale dei SS. XII Apostoli.

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA