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FAI - BOSCO DI S. FRANCESCOIntervento del Custode del S. Convento

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001



Illustrissimi signori,

La data odierna sarà ricordata per due eventi, che si intrecciano e si arricchiscono vicendevolmente: l'inaugurazione del progetto “Il bosco di San Francesco”, preso in cura dal FAI, e l'apertura al pubblico del sentiero che dalla Basilica Superiore di S. Francesco, attraversando la selva di S. Francesco, conduce al Bosco del FAI. Due ambienti distinti, simili, e contigui, che da oggi si offrono alla fruizione degli Assisani e dei cittadini che lo vorranno.

I frati del S. Convento hanno dato la propria adesione alla proposta del FAI di aprire il cancello, collocato sul muro che delimita la piazza della Basilica Superiore e consentire il passaggio della gente: turisti, pellegrini, amanti della natura e camminatori di ogni sorta, attraverso la “Selva di San Francesco”, che è di pertinenza del S. Convento, per giungere alla chiesina di S. Croce e al bosco del FAI. (Convenzione tra il FAI e il Sacro Convento di Assisi, siglata il 28-1-2011) Ci muove oggi un forte sentimento di soddisfazione misto a qualche timore.

La soddisfazione è quella di vedere un ambiente naturale, fino ad oggi rimasto incontaminato, ora fruito e gustato da uomini e donne, che amano la natura e S. Francesco. Il pensiero che molti assisani passeranno da qui ci rallegra doppiamente perché vediamo allargarsi e concretizzarsi il nostro desiderio di rendere fruibili ai concittadini di S. Francesco, gli ambienti e gli spazi del S. Convento.

Il timore sorge per il rischio di vedere snaturato il clima di silenzio, di preghiera, di contemplazione e di spiritualità cristiana e Sanfrancescana, che ha sempre contraddistinto la selva di S. Francesco. E' la prima volta, in 800 anni, che quello che è stato ed è ancora oggi “convento a cielo aperto”, luogo di eremo, di riflessione, di preghiera, di contemplazione e di lavoro per generazioni di frati francescani, viene aperto a tutti.

E' una sfida e una scommessa che comunque il Sacro Convento si assume insieme al FAI, al Corpo forestale, al Comune di Assisi e ai cittadini che amano l'ambiente e la bellezza, che si ammira e si respira in questo lembo incontaminato. Noi francescani siamo animati dalla prospettiva non solo di educare al rispetto della natura, ma di aiutare la gente a guardare la natura con gli occhi di S. Francesco, che è prospettiva teologica.

La natura, che Francesco chiamava “la creazione” è amata e rispettata da Francesco perché appunto è creata da Dio, “porta significazione dell'Altissimo” e a Lui rimanda.

Occorre affinare gli occhi per vedere chi si nasconde dietro la creazione. Il Cantico delle creature non è solo opera poetica, ma è una sinfonia di fede, di gratitudine e di lode a Dio creatore, prima che di ammirazione della natura. Infatti le prime espressioni sono: “ Altissimo, onnipotente bon Signore, tue so le laudi, la gloria, l'onore et onne benedizione…. Laudato sii, mi Signore per frate sole, per sorella madre terra, per sora aqua, cum tucte le tue creature… de te Altissimo portano significazione”.

E allora, mossi da una visione positiva ed ottimistica, avviamo questa esperienza nella consapevolezza di compiere un'opera di alto valore culturale, sociale e religioso. Diciamo grazie al FAI per quanto fa in Italia e particolarmente in Assisi per la salvaguardia del creato. Grazie anche per il miglioramento che ha apportato e che speriamo continuerà ad apportare alla Selva di S. Francesco. Il S. Convento non possiede fondi per tener dietro a tante opere pure importanti.

Rinnovo l'auspicio che questo progetto serva a rendere l'uomo, tutti noi, migliori, più vicini a Dio e maggiormente aperti e solidali con ogni uomo, che ci cammina affianco, con gli animali e le piante, parte integrante del nostro mondo e che San Francesco ha insegnato a considerare, a chiamare e ad amare come fratelli e sorelle.

Il Signore vi dia la Pace!

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