francescanesimo

La giovinezza di Francesco d'Assisi

Padre Mauro Gambetti Ansa - Pietro Crocchioni
Pubblicato il 23-10-2018

Desidera crescere, è contento quando sta con gli amici, vuole migliorare il mondo e lotta per la giustizia

La giovinezza di Francesco d’Assisi è senza tempo. Anche ieri lo hanno visto passeggiare per le vie di Assisi. Qualcuno lo ha salutato come un santo: “quando ti vediamo passare, per noi si apre il cielo”. Altri lo hanno irriso: “T’bbiamo visto gli ossi! Che ce ne fai venne’ qualcheduno”. Ora come allora. E Francesco è più vivo che mai.

Giovane è Francesco. Desidera crescere, è contento quando sta con gli amici, vuole migliorare il mondo, lotta per la giustizia, affronta le sfide con coraggio, sprigiona energia creativa, abbraccia i grandi ideali con genuinità, si commuove davanti alle fragilità dell’uomo e della terra e si rimbocca le maniche… è semplicemente libero, di amare.

E i nostri giovani? Le analisi, psicologiche e sociologiche, si sprecano. Non potrebbe essere diversamente. La fenomenologia generazionale muta con una rapidità impressionante, al passo con le innovazioni tecnologiche. Soprattutto, le analisi sui fenomeni giovanili sono per lo più sprecate o, spesso, utilizzate perversamente: bisogni, sogni e tendenze finiscono in pasto ai tanti fabbricanti di “paesi dei balocchi”.

Il modello analitico deve essere applicato alle fasce adulte della popolazione! Quali sono i comportamenti e gli atteggiamenti consoni e quali quelli dissonanti con il proprio compito educativo? Noi che abbiamo responsabilità – in famiglia, al lavoro, nelle aggregazioni sociali ed ecclesiali, in politica – cosa facciamo per favorire la crescita dei giovani? E all’opposto, quali azioni diseducative compiamo? Benedetto il prossimo Sinodo dei Vescovi!

Le svolte dell’esistenza risiedono nell’imprevedibile incrociarsi di un’infinità di fattori: contesto ambientale, clima culturale, agenzie educative, incontri fortuiti, scelte personali… vi sono momenti nella vita nei quali tutto è ricondotto a sintesi e la persona decide di sé. Davanti al bivio prende l’una o l’altra direzione: sviluppo o declino umano. Ogni decisione presa in termini di sviluppo conduce verso la vera giovinezza. Le scelte di declino avvicinano la persona alla propria fine. Francesco cammina per le vie di Assisi sospinto dalla perenne novità della Vita, di Dio.

I sarcastici sono quelli che insegnano ai giovani una sapienza di questo tipo: “le novità sono sempre pericolose”; “occupati delle tue cose”; “non vi è ragione di cambiare, si è sempre fatto così”; “ognuno a casa sua”; “la maggioranza vince”; “fatti furbo”; “gli altri si arrangino”; “fa’ ciò che ti conviene senza guardare in faccia a nessuno”; “dove puoi, ricava il possibile”; “sta’ in guardia, gli altri sono pronti a toglierti qualcosa”; “la proprietà è sacra”.

Gli ammiratori sono quelli che nei confronti dei giovani si esprimono così: “coraggio, ce la farai”; “scegli la verità, anche se costa”; “non aver paura della vita”; “non sono i soldi che ti fanno felice”; “sii fedele agli impegni”; “proviamoci insieme”; “fa’ il bene”; “vai incontro agli altri”; “l’onestà ti darà la sua inestimabile ricompensa”; “libero, anche a prezzo dell’insuccesso”; “dona generosamente e capirai”; “il sacrificio è la via della vita”; “la gioia degli altri è la tua gioia”. Forse, anche grazie al nostro impegno ci saranno ancora giovani sempre giovani come Francesco. È la speranza che abbiamo.

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