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Mimmo Lucano, il padre malato e il divieto di tornare a Riace

Redazione
Pubblicato il 20-08-2019

Padre Fortunato: umanità sia fiore occhiello, permettiamo di stare vicino al padre

Padre Enzo Fortunato: L'umanità sia fiore all'occhiello del nostro Paese. Permettiamo a Mimmo Lucano di stare vicino a suo padre.

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L’ex sindaco non può stare a Riace. Si muove un comitato. «Ma io non voglio carità». Il gruppo vuole scrivere a Mattarella. Lui: «La malattia non deve sembrare una scusa»

«Non firmerò nessuna richiesta per tornare a Riace. Non voglio elemosine e, soprattutto, non voglio che gli altri pensino che io, pur di rientrare nel mio paese, prenda come scusa la grave malattia di mio padre». Mimmo Lucano, ex sindaco del paese che per anni è stato al centro dell’accoglienza e dell’integrazione, non vuole saperne e si dice contrario alla possibilità di un suo immediato rientro nel paese per stare accanto al padre.

Roberto Lucano, 93 anni, da tempo è malato di leucemia. Nei giorni scorsi è stato ricoverato all’ospedale di Locri perché ha avuto una ricaduta. Dopo il trattamento terapeutico, durato dieci giorni, si è ripreso ed è ritornato a casa. Proprie le sue precarie condizioni di salute hanno spinto qualche giorno fa il «Comitato Undici Giugno» a farsi promotore di un appello pubblico da inviare al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Il papà di Mimmo Lucano sta consumando gli ultimi giorni della sua vita e quindi crediamo che sia giunto il tempo di chiedere con forza e con tutti gli strumenti possibili la revoca dell’assurdo e giuridicamente inspiegabile esilio di Domenico Lucano», afferma il comitato, che da sempre sostiene le ragioni di Lucano...(Carlo Macrì - Corriere)

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