religione

L'incontro tra la Terziaria Francescana santa Elisabetta e l’anima della figlia

Gelsomino Del Guercio Pubblico Dominio
Pubblicato il 22-11-2020

Il forte misticismo di Santa Elisabetta del Portogallo (1271- 1336) 

A Santiago di Compostela la nobile Elisabetta, moglie del re Dionigi del Portogallo, decise di entrare nel Terz’Ordine francescano, ritirandosi in una casa di Coimbra, in Portogallo, vicina a un convento di Clarisse che lei stessa aveva fondato. 

 

UNA SOLA ECCEZIONE

Il marito era morto già da qualche anno e lei optò per una vita di pace e spiritualità visse in preghiera e penitenza senza mai uscire dal convento. Unica eccezione quella che la portò a comporre una controversia tra il figlio Alfonso IV e Ferdinando di Castiglia, marito di sua figlia. E fu in quel convento che si verificarono una serie di episodi straordinari, legati al suo misticismo. 

 

LA VISIONE A COIMBRA

La Terziaria Francescana, che ammirava per il loro stile di vita Francesco e Chiara, ebbe in dono di vedere, negli ultimi istanti della sua vita, l’Immacolata Concezione. Proprio nella stessa città di Coimbra dove suor Lucia, una dei tre pastorelli di Fatima, sette secoli dopo, avrebbe trascorso l’intera vita chiusa in un convento, quale fedele custode dei segreti rivelati nella Cova di Iria durante le apparizioni della Vergine Maria. 

L’ANIMA DI COSTANZA

Prima di diventare Terziaria, Elisabetta aveva già avuto l’apparizione di un’anima a lei molto vicina.  La santa portoghese aveva una figlia di nome Costanza, la quale, andata in sposa al re di Castiglia, morì improvvisamente. La santa francescana venne a sapere della tragedia mentre insieme con il marito si recava a Santarém. Durante il tragitto, un eremita si mise a correre dietro il corteo reale e iniziò a gridare che voleva parlare con la regina. Ammesso alla sua presenza, le raccontò come sua figlia Costanza gli era apparsa più volte e gli aveva confidato che era condannata a rimanere a lungo in Purgatorio. 

LA LIBERAZIONE 

Sarebbe stata liberata entro un anno, se ogni giorno fosse stata celebrata una Messa in suo suffragio. Elisabetta, d’accordo con il marito, fece quanto richiesto e al termine di un anno le apparve Costanza vestita di bianco e circondata di gloria, annunziandole che grazie alle Messe celebrate saliva in cielo. 

La regina morì il 4 luglio 1336 ad Estremoz in Portogallo.

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