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I 4 doni di un francescano di “periferia”: frate Francesco Tojetti

Gelsomino Del Guercio Freepik
Pubblicato il 18-10-2020

Un venerabile frate minore poco conosciuto, vissuto in Val d’Ossola tra il 1680 e il 1764

Ogni anno, in queste periodo, la comunità di Calasca (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) rinnova l’appuntamento con il ricordo di un frate poco conosciuto, ma dalle doti straordinarie, tanto da essere ritenuto un “santo” a Napoli, dove è vissuto per molti anni.

Stiamo parlando del Venerabile Francesco Tojetti, frate francescano originario di paese del Val d’Ossola.

 

TANTI LAVORI, POI IL CONVENTO

Ossolanews ne tratteggia la vita. Frate Francesco nacque a Calasca Dentro il 16 ottobre 1680 da famiglia umile. Da pastorello e contadino a Calasca passò a Pavia come garzone presso negozianti di vino; da stagnaio in Germania a cameriere a Roma, al servizio dei frati domenicani nella stessa città. Verso i 35 anni, superate le ultime resistenze della famiglia, entrò in un convento di frati alcantarini a Foggia.

 

I DONI STRAORDINARI

Nel 1717 si fece frate terziario francescano, cambiando il nome in Francesco.

Fu trasferito poi nel convento alcantarino di S. Lucia al Monte in Napoli dove rimase per tutto il resto della vita, per 45 anni consecutivi. Ebbe virtù straordinarie.

Il dono della profezia (predisse anche la sua stessa morte).

La bilocazione (più volte fu presente contemporaneamente in posti diversi, con una sorta di sdoppiamento fisico).

La lievitazione (nelle sue profonde meditazioni notturne fu visto dai confratelli sollevarsi fino alla volta della chiesa e circonfuso di luce).

L’invisibilità della sua persona (riuscì a sparire agli occhi increduli di più sentinelle che controllavano a vista la sua presenza).

Guarì tante malattie e fece persino risuscitare un vescovo.

 

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LA MALATTIA DOLOROSA

A Napoli la stima di questo fraticello terziario era talmente grande che tutti lo ritenevano un "santo".

Dopo una dolorosa malattia - serenamente accettata - che lo inchiodò a letto per tre anni, senza mai alcun lamento, morì in concetto di santità il 25 ottobre 1764, all'età di 84 anni.

 

VENERABILE, POI LO “STOP”

Nel 1827 Papa Leone XII riconobbe le virtù di padre Francesco attribuendogli il titolo di Venerabile, ma da allora nonostante altri miracoli operati e documentati, il processo di santificazione di Francesco Tojetti da Calasca si è arenato.

 

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