Frati Assisi, vivere la festa di Ognissanti
Coltiviamo le virtù che Francesco ci ha insegnato: povertà, umiltà, carità
Frati Assisi, vivere la festa di Ognissanti coltiviamo le virtù che Francesco ci ha insegnato.
Davanti a noi ci sono giorni importanti, di riflessione. Il primo novembre ci ricorda l'esempio di tutti i santi che nei secoli hanno lasciato, con la loro vita, testimonianza di Amore e Fede in Cristo. Guardiamo a loro, guardiamo a San Francesco per tenere a mente il senso della nostra esistenza terrena. Inseguiamo la "santità interiore dello spirito", coltivando le virtù che Francesco ci ha insegnato: povertà, umiltà, carità.
Il 2 novembre, giorno in cui i nostri pensieri vanno ai defunti, dev'essere una ricorrenza vissuta con gioia. Riprendiamo le parole scritte da frate Elia dopo la morte di Francesco: "Figli e fratelli miei, non vogliate abbandonarvi a una tristezza eccessiva, perché Dio, padre degli orfani, ci conforterà con la sua santa consolazione. E se piangete, fratelli, piangete su voi stessi e non su di lui. Noi, infatti, nel bel mezzo della vita siamo nella morte, lui invece è passato dalla morte alla vita".
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