fede

Il Giovedì Santo 2020: creatività dell'amore di Dio

Fra Simone Tenuti web
Pubblicato il 09-04-2020

Il significato del Triduo pasquale e del giovedì santo

Qualche giorno fa papa Francesco, in un videomessaggio alla televisione ha utilizzato questa espressione: “Questo ci vuole oggi: la creatività dell’amore”. Se dovessi dire in sintesi il significato del Triduo pasquale e del giovedì santo lo definirei la creatività dell’amore di Dio.

Solo il Signore poteva pensare non solo di salvarci attraverso la Croce, ma anche lasciarci in dono quella che noi volgarmente chiamiamo Messa, cioè l’Eucaristia. È attraverso di essa che il Signore in maniera eminente continua a farsi presente in mezzo a noi con il dono del suo amore e ci fa partecipi dell’evento pasquale. Infatti, con la Messa in Coena Domini del giovedì santo, la Chiesa entra nella celebrazione del Triduo Pasquale, che non è la preparazione alla festa della Pasqua, ma la vera e propria celebrazione dell’evento pasquale in tre giorni, come fosse un unico giorno: passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo sono inseparabili. Tuttavia la nostra madre Chiesa, nella sua sapienza educativa, ci invita a soffermarci singolarmente ogni giorno del Triduo su un aspetto particolare.

IL GIOVEDI' SANTO, L'EUCARESTIA
Nel giovedì santo durante la Messa in coena Domini si sottolinea in maniera particolare l’istituzione dell’eucaristica da parte di Gesù, il quale dice esplicitamente ai discepoli: “Fate questo in memoria di me” (cfr. la seconda lettura, 1Cor 11,23-26). L’eucaristia è sacramento del dono totale per noi di Gesù sulla Croce. Tale logica di dono e di amore viene esplicitata anche attraverso la lavanda dei piedi da parte di Gesù ai discepoli (cfr. il vangelo, Gv 13,1-15).

Cosa significa celebrare il giovedì santo nel 2020, rinchiusi in casa?
Infatti, moltissimi cristiani sono estremamente dispiaciuti perché è da molto tempo che non ci è possibile vivere l’eucaristia come comunità cristiana, fare la comunione, partecipare e accogliere questo dono. Il giovedì santo Gesù è stato estremamente creativo, perché ha compiuto due gesti semplicissimi, densi di significato e stracolmi di amore: ha spezzato il pane e ha lavato i piedi.

Per recuperare il senso dell’eucaristia e di questo giorno santo, forse anche noi in questi giorni siamo chiamati a ritornare a gesti semplici, ma carichi di amore. È quello che ci ha suggerito papa Francesco qualche giorno fa sempre nel videomessaggio: “Cerchiamo, se possiamo, di utilizzare al meglio questo tempo: siamo generosi; aiutiamo chi ha bisogno nelle nostre vicinanze; cerchiamo, magari via telefono o social, le persone più sole; preghiamo il Signore per quanti sono provati in Italia e nel mondo. Anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell’amore”.

Contemplando la creatività dell’amore Dio, metteremo in atto gesti creativi di amore anche in questi giorni di “clausura” forzata e quando torneremo a celebrare assieme l’eucaristia non lo faremo in maniera abitudinaria, ma gusteremo in profondità il dono sempre nuovo del Signore per noi.

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