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Dopo 35 anni non si dimentica. Bologna ricorda la strage alla stazione

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

Bologna ricorda la Strage alla stazione che il 2 Agosto di 35 anni fa uccise 85 persone ferendone 200. Alle 8.30 è iniziato in Comune il ricordo con i familiari rappresentati dal presidente Paolo Bolognesi con l’incontro con le autorità, tra cui appunto De Vincenti.


IN COMUNE- «Siamo in tanti — ha detto il sindaco Virginio Merola —. Abbiamo come volontà quella di camminare assieme per ottenere giustizia per quanto accaduto. Ci aspettiamo dal governo che ci aiuti a fare passi avanti per la verità. La nostra città ogni dice quello che c’è da dire. Ci aspettiamo che anche le parole degli altri si traducano in fatti». Bolognese, invece, nel suo discorso «ha ricordato che a partenti e vittime della strage è stato dato l’ergastolo. La strage è una pena che dura per tutta la vita». Per il sottosegretario Claudio De Vicenti che ha partecipato alla manifestazione a nome del governo «l’incardinamento al Senato del progetto di legge che introduce il reato di depistaggio è stato fortemente sollecitato ed ha il pieno sostegno del governo. La proposta è pienamente condivisa e ne sosterremmo l’approvazione del testo senza modifiche, in modo da evitare un ritorno alla Camera».


L’M5S - In Comune c’è anche il deputato del M5S Alessandro Di Battista, una presenza che nei giorni scorsi aveva irritato il Pd che aveva chiesto al Movimento di non strumentalizzare la cerimonia per ragioni di campagna elettorale. «Da due anni a questa parte il parlamento si è preoccupato solo di mettere il bavaglio ai giornalisti e fare leggi per i loro amici — ha detto il deputato grillino —. Non sono qui a fare campagna elettorale ma a rappresentare il secondo partito del Paese». Per il presidente (Pd) della Regione Stefano Bonaccini «chi vuole venire qui per il 2 Agosto è sempre ben accolto». Mentre per il deputato democratico Andrea De Maria «è sgradevole chi è venuto a Bologna a fare dichiarazioni contro il governo». (Corriere)

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