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Aprirà i battenti fra 2 anni la nuova scuola in costruzione a Cana di Galilea che sarà gestita dai francescani

Redazione
Pubblicato il 29-08-2021

Sarà inaugurata nel 2023 la scuola superiore ad indirizzo scientifico in costruzione a Cana di Galilea, in Terra Santa, dove vivono circa 3mila famiglie cristiane, di cui 1.700 latine.

L’antico villaggio è noto per il santuario che ricorda il primo miracolo di Gesù, affidato alla cura pastorale dei frati francescani della Custodia di Terra Santa dal 1641. L’edificio, di cui è stata completata la struttura esterna, comprende due settori che si sviluppano su tre piani. Per le attività sportive, riferisce il portale della Custodia di Terra Santa, sarà fruibile, anche fuori dall’orario scolastico, dalla vicina parrocchia latina di Cana.

La nuova scuola, che sarà gestita dai francescani, è frutto delle offerte della colletta Pro Terra Sancta, quella che tradizionalmente viene raccolta nella giornata del Venerdì Santo per volontà dei pontefici al fine di mantenere il legame tra tutti i cristiani del mondo e i Luoghi Santi, e di donatori privati.

Nel 2020 abbiamo ricevuto una donazione molto generosa dal governo dell’Ungheria che ci ha permesso di riprendere i lavori - spiega fr. Haitham Franso Yalda Hano, parroco della chiesa latina di Cana, che sta seguendo il progetto -. Gli studenti della vicina scuola delle suore francescane, che prevede classi fino al grado intermedio, avranno così la possibilità di proseguire il percorso di studi in una scuola nelle vicinanze, dalla classe nona fino alla dodicesima, dai 14 ai 18 anni”.

Il plesso avrà aule munite di lavagne elettroniche, un cortile per i raduni, un campo sportivo, una palestra, gli uffici amministrativi, laboratori di fisica e chimica, un teatro e una caffetteria all’ultimo piano dell’edificio.

Ci aspettiamo circa duecento o duecentocinquanta studenti - continua fr. Haitham -. Speriamo che possa essere un esempio di scuola anche per le altre, perché ci stiamo impegnando affinchè sia tutto costruito con criteri moderni e in sicurezza”.

La posa della prima pietra risale al 2015, ma i lavori si sono fermati nel 2017 e sono ripresi nell’ottobre 2020. L’obiettivo è concluderli all’inizio del 2022.

(Vatican News Service)

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