editoriale

AUSTRIA, RINCHIUSI IN UN RECINTO DI 84MILA KM²

Enzo Fortunato Ansa - Roberto TOMASI
Pubblicato il 04-07-2017

Creano sconcerto le posizioni dei governi di Francia e Spagna contrari all'idea di permettere lo sbarco di persone soccorse nel Mediterraneo nei loro porti. Ancor più sorprendenti le parole del ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil che minaccia di schierare l'esercito al Brennero: "molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e ci sarà bisogno di un dispiegamento dell’esercito fino a 750 uomini - indispensabile se l'afflusso di migranti dall'Italia non diminuisce".



Pongo due riflessioni/strade da percorrere per decisioni frutto del lavoro, non di una politica sempre soggetta al vento elettorale, ma di statisti e di uomini di Stato che si preoccupano dell’uomo e della sua umanità.



La prima domanda che pongo è di metterci per un attimo nei panni dei migranti. Se noi fossimo al posto loro cosa vorremmo ci fosse fatto? Se tu Ministro Doskozil ti trovassi su un barcone cosa vorresti dagli altri? Per i cristiani e non solo la risposta è nel Vangelo: “qualunque cosa avete fatto ad uno di questi miei fratelli più piccoli l’avete fatto a me”.



La seconda riflessione propone il rovescio della medaglia di quello che sta avvenendo. Più che difendersi con barriere militari e sociali ci si sta rinchiudendo in un recinto costruito con le proprie mani.

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