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Sant’Antonio: mons. Pizziolo (Vittorio Veneto), “sequela nell’umiltà e nella povertà”

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Pubblicato il 09-06-2019

“Stiamo celebrando la Tredicina e possiamo dire di trovare in Antonio l’esempio di una testimonianza straordinaria di questo amore verso Gesù: un amore tenero, dolce e forte allo stesso tempo. Un amore perseverante che sente il bisogno di seguire Gesù nell’umiltà, nella povertà, e nella semplicità”. Lo ha detto mons.

Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, nell’omelia della messa che ha celebrato nella basilica di Sant’Antonio, a Padova, in occasione del pellegrinaggio della diocesi che guida. Il presule ha salutato i presenti ringraziando il Signore “per la santità di Antonio, che è stimolo, esempio di santità ed intercessione”. Nell’omelia, il vescovo è partito dal brano del Vangelo in cui Gesù chiede a Pietro se lo ama ed egli risponde: “Gesù, lo sai che ti voglio bene”.

“Anche noi desideriamo voler bene a Gesù, ma spesso però non ce la facciamo e ci comportiamo come se non lo conoscessimo pur continuando a desiderare di essere suoi amici, di accogliere e vivere il suo amore”. “Gesù sa tutto questo e perciò non ci allontana – ha aggiunto -. E colpisce anche che Gesù, ad ogni risposta di Pietro compia un atto di fiducia in lui dicendogli ‘Pasci i mie agnelli’. E anche qui si rivela un atteggiamento costante che Gesù utilizza con tutti noi: si rivolge a persone fragili che si affidano al Suo amore, non a persone perfette”. Domani, alle 18, a celebrare la Messa per i pellegrini sarà il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve. AGENSIR


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