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La stima è come un fiore

Gianfranco Ravasi
Pubblicato il 22-06-2020

Quanto si sacrifica per avere un po’ di stima; quante umiliazioni vengono sopportate per il successo...

La stima è come un fiore, che pestato una volta gravemente o appassito, mai più non ritorna. È elencato come il LXXII dei Pensieri di Leopardi e, più che il pessimismo tradizionale a lui assegnato, riflette un realismo pieno di saggezza. Quanto si sacrifica per avere un po’ di stima; quante umiliazioni vengono sopportate per il successo; quante infamie si compiono per la carriera; quanti intrighi si celano sotto il manto della gloria. Ma c’è sempre una pietra o un intoppo sulla strada di chi avanza altezzoso e avvolto nell’alone dell’acclamazione. È facile inciampare e cadere nella polvere, e subito ci si accorge che tutto l’orgoglio di prima è evaporato in un istante. Quelli che prima ti applaudivano ironizzano o ti deridono. Il fiore colorato e profumato della stima giace nella polvere calpestato e rinsecchito. Hitler nel suo infame Mein Kampf scriveva: «Il successo è il solo metro di giudizio di ciò che è buono e cattivo». La sua fine tragica è la negazione più lampante del suo asserto. Ed è per questo che è meglio essere sempre un po’ umili per non essere prima o poi umiliati. (Sole 24 Ore)

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