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CORTILE DI FRANCESCO: SALVAGENTE PER UMANITA' LANCIATO DA ASSISI

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

UMANITA: AD ASSISI IN DIALOGO CREDENTI E NON CREDENTI

RODOTÀ: Siamo tutti stranieri
BUTTAFUOCO: Solitudine parola più tragica
AVATI: Ci salverà la nostalgia del presente
STRADA: Questo è un mondo capovolto
ZANOTELLI: Avete mai pianto? E allora?
DE MASI: Umanità sull'orlo della follia
DAVERIO: Qui nasce il sorriso e la lacrima
FLICK: Troppi per essere dignitari rinunciano alla dignità
MOUSSA: L'altro, il diverso, è un dono
LERNER: Riconoscere la comune umanità, anche quando è scomodo, è regola per capire noi stessi
CAMUSSO: San Francesco si sarebbe iscritto alla Cgil
MORETTI:
Volkswagen infranto principio di responsabilita sociale. 
BOERI: Necessario patto generazionale più equo e sostenibile
BAUMAN: "La divisione è una punizione". "Il primo grande problema è il divorzio tra potere e politica". "La crisi dell'Europa esiste per una mancanza di fiducia". "Abbiamo trasformato i luoghi in cui viviamo, in luoghi di sospetto e competizione. Per questo c'è poca solidarietà".
CUCINELLI: San Francesco per me è padre ispiratore



Per cinque giorni Assisi è stato vivace ed efficace centro di riflessione culturale. Nel Cuore verde dell’Italia, si sono date appuntamento le menti illuminate della nostra società per discutere di “Umanità” al Cortile di Francesco. Un argomento quanto mai pregnante di spunti di riflessioni destinati a rendere la Città serafica forte megafono per la diffusione del messaggio sociale che continua ad avere la voce di Francesco che lancia il salvagente a un’umanità alla deriva.

La grande famiglia francescana, operosa e generosa, ha spalancato le porte dei suoi tesori a tutti: credenti e non credenti, per un momento partecipativo unico, proprio come lo avrebbe voluto San Giovanni Paolo II. Non è sfuggita la cifra innovativa che ha caratterizzato l’evento del “dialogo in libertà” in versione 3.0 con il portale web della rivista San Francesco che, garantendo la trasmissione in diretta streaming, ha raggiunto migliaia di persone sparse nel mondo in tempo reale. Un evento di respiro internazionale che si è concluso oltre le più rosee previsioni. Coinvolti 90 relatori per 48 incontri a cui si sono iscritte 20mila persone. 110 i giornalisti accreditati, 60 i collegamenti televisivi.


Il Cardinale Gianfranco Ravasi ha descritto il Cortile di Francesco come un luogo in cui «due voci completamente diverse, vedendo una realtà importante, riescono ad entrare non completamente in sintonia, ma in armonia e questo è quello che è accaduto in questi giorni».

Il tema immigrazione tra quelli maggiormente affrontati. «Siamo tutti stranieri» ha esordito Stefano Rodotà all’apertura dei lavori, mentre il sociologo e filosofo di aratura internazionale Zygmunt Bauman ha affermato: «Abbiamo trasformato i luoghi in cui viviamo in luoghi di sospetto e competizione. Per questo c'è poca solidarietà». Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi, che ha ritrovato la forza di sorridere, sostiene che «L'altro, il diverso, è un dono».

«Riconoscere la comune umanità, anche quando è scomodo, è regola per capire noi stessi» è il pensiero del giornalista Gad Lerner.

Semplice e al tempo stesso penetrante la riflessione di Padre Mauro Gambetti che suona quasi come un inno alla nostra umanità: «Nel Cortile il dialogo non è stata una strategia per convincere l’altro delle mie ragioni, ma il mio sguardo incantato sulla sua esperienza unica. Lo sguardo colmo di meraviglia conduce a vedere la bellezza del fratello e quindi all’amore per lui. Proprio l’amore mi ha spinto a comunicargli ciò che ho di più caro. Il Cortile è stata così un’esperienza di fraternità, nella quale l’umanità non è il minimo comun denominatore che appiattisce, ma che arricchisce; e non è nemmeno il massimo comun divisore che separa, ma che conduce al riconoscimento del fratello, bello perché differente da me. Insieme abbiamo dipinto l’universale armonia dei colori!».
DI EMILIANO AMATO




DOMENICA 27 SETTEMBRE

Il cardinale Ravasi e la presidente Rai, Monica Maggioni hanno chiuso la manifestazione il "Cortile di Francesco" un punto di incontro che monsignor Ravasi ha descritto come un luogo in cui "due voci completamente diverse, vedendo una realtà importante, riescono ad entrare non completamente in sintonia, ma in armonia e questo è quello che è accaduto in questi giorni". Un evento che ha messo al centro l'umanità e l'incontro tra credenti e non credenti, ma "l'altra parola fondamentale - ha commentato il cardinale - insieme a incontro è dialogo. Perché il cortile non è nell'interno del tempio e non è nell'interno del palazzo. Il cortile ha sopra il cielo aperto e quindi l'incontro delle voci degli argomenti avviene nella totale libertà. Abbiamo scelto il tema dell'umanità che ha almeno due accezioni: umanità significa tutti i figli di Adamo, uomini e donne. L'umanità nella sua molteplicità e diversità. Dall'altra parte vuol dire però anche, come diciamo noi popolarmente, una persona umana è dolce, tenera e comprensiva. Forse ai nostri giorni abbiamo bisogno un pò di questa umanità, soprattutto quando vediamo il sangue che stria le strade in maniera violenta".  Il Cortile secondo la presidente Rai, Maggioni ha "il valore di tutti gli appuntamenti nei quali si incontrano  persone che hanno storie, visioni e percorsi diversi e decidono di trovarsi in una sorta di terreno comune in cui confrontarsi, dialogare e guardarsi negli occhi e cercare un percorso possibile, che non vuol dire necessariamente un percorso che mette d'accordo tutti, ma un percorso nel quale ci si confronta con il gusto della scoperta dell'altro e non dell'opposizione all'altro". Perché non è una questione di stile di vita "ma - ha concluso la Maggioni - di sostanza". 


Zygmunt Bauman
è stato il protagonista dell'incontro "Da Babele a Lampedusa: la necessità del poliloquio in un mondo di diaspora. Una fotografia, quella del sociologo e filosofo, che ha mostrato una "divisione che è punizione. Lo straniero è visto come un qualcosa di imprevedibile, come un rompicapo che ci fa sentire insicuri". Una incertezza che logora il mondo a causa della quale "non sappiamo andare avanti. I migranti impersonano la nostra fragilità e senso di paura". 

Anche Brunello Cucinelli ha partecipato al Cortile di Francesco. Prima di prendere parte alla conferenza "L'economia e il bene comune" ha risposto ad alcune nostre domande. Quanto è importante l'umanità nelle scelte di un  imprenditore? "L'umanità è sempre stata importante. E' al centro della mia vita. Ho sempre cercato di agire considerandola come nobile fine e non come semplice mezzo. Quello che stiamo vivendo è un momento di grande risveglio e di grandi ideali. Sarà il secolo d'oro". Per chi è lei San Francesco? San Francesco è uno dei miei padri ispiratori: quando parla della bellezza, della semplicità, quando chiede a Chiara di presentarsi con l'abito più bello proprio per andare davanti a Dio. Assisi è un luogo bello. Veramente bello. Speciale".




SABATO 26 SETTEMBRE

Il Cortile di Francesco continua anche oggi, sabato 26 sttembre, e lo fa con l'incontro sull'Ecologia integrale tenuto dal cardinale, Gualtiero Bassetti e Franco Anelli. La mattinata ha preso spunto dall'Enciclica di Papa Francesco, Laudato Si' in cui si parla di custodire la terra, saperla rispettare per "consegnarla - ha commentato Luciano Fontana -, nel modo migliore alle future generazioni".

Cardinale Bassetti: "E' stata un'enciclica dalla grande risonanza pubblica. E' un documento che rappresenta una svolta storica per l'ecologia. Una novità per tema e contenuti. Quando si parla di ecologia non si fa riferimento solo all'ambiente, ma a un discorso sulla casa in un concetto che si collega ad ambiente e famiglia, dall'aspetto antropologico. Prenderci cura della casa comune, della famiglia umana che la abita. Siamo chiamati a superare gli ostacoli che si pongono tra persona e creato. Non ci sono muri di inimicizia nel progetto di Dio, ma un equilibrio che dobbiamo custodire".

Mauro Moretti: La Volkswagen "ha infranto il principio fondamentale della responsabilità sociale". Lo ha sostenuto l'amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Morettiintervenuto all'incontro "natura e dominio della tecnica" in occasione della quarta giornata del Cortile. Per Moretti la casa automobilistica tedesca "ha commesso due errori". "Sia non rispettando i propri clienti - ha aggiunto - sia andando a sbattere con il mercato su uno dei temi su cui oggi non si può più discutere". 


Alle 15 si è svolto anche "L'uomo di fronte al male" un incontro a cui ha preso parte anche monsignor Domenico Sorrentino che commenta la cinque giorni con queste parole: "Assisi che ha visto nascere in Francesco l'uomo nuovo del Vangelo, è particolarmente lieta di ospitare questo intreccio di voci sull'humanitas. La questione "uomo" è  centrale nel nostro tempo. Si decide il futuro dell'umanità. Da credenti abbiamo in Gesù una bussola sicura. Ma anche l'incontro tra credenti e non credenti è un segno di speranza".



Racconti di guerra: Si è svolto ad Assisi l'incontro con il presidente di Unicef Italia, Andrea Iacomini e il giornalista e conduttore televisivo, Corrado Formigli. Con loro padre Enzo Fortunato. Un'ora e poco più, in cui i tre relatori hanno toccato i cuori dei presenti con i loro racconti. Momenti che di persona hanno vissuto nelle zone "calde" dei conflitti, dove arrivare vivi a fine giornata può essere davvero un miracolo. Immagini cruente di bambini feriti, figli strappati alle madri, di persone che combattono per poter vivere.


Boeri, incontro "Generazioni": Oggi ci sono le condizioni per fare l'ultima riforma del sistema delle pensioni": lo ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri, ad Assisi. Il numero uno dell'Istituto previdenziale ha ricordato la "tradizione di ansia e incertezza" che c'é stata in Italia in merito al funzionamento del sistema. Boeri ha sottolineato che è necessario "un patto generazionale più equo e sostenibile". "Che regga - ha aggiunto - la sfida economica e quella demografica. Quando avremmo fatto questi aggiustamenti guarderanno con invidia al nostro sistema. E in Cina - ha concluso Boeri - già lo fanno".




VENERDI' 25 SETTEMBRE
Anche oggi ad Assisi è stata una giornata ricca di appuntamenti. Tra le personalità anche importanti rappresentanti del mondo della politica: i ministri Boschi, Giannini e Pinotti si sono confrontati nel dibattito dal titolo "L'humanitas e la responsabilità, in compagnia di Gianfranco Ravasi. A chiudere questa terza giornata, il concerto del Maestro Uto Ughi che si è tenuto in una basilica superiore stracolma di spettatori.

Camusso e Squinzi hanno invece parlato di lavoro e dignità.
"Un accordo con Confindustria? Bisogna assolutamente provarci a partire da quella che per noi è la priorità, il rinnovo dei contratti nazionali": il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha risposto così ai giornalisti al termine del faccia a faccia con il leader degli industriali Giorgio Squinzi. Per la Camusso "priorità è costruire dinamiche e aumenti salariali".
Il segretario della Cgil ha quindi parlato di "pochissima sintonia con Squinzi". "Siamo di fronte - ha aggiunto - ad una affermazione teorica che sostiene di non aver bloccato alcun rinnovo contrattuale ma poi nella sostanza il presidente pensa che - ha concluso Camusso - bisogna non dare aumenti contrattuali e arriva a dire che ne sono stati dati troppi in precedenza".

In mattinata si è anche svolto l'incontro con il direttore del museo del Bardo, Moncef Ben Moussa e Gad Lerner. Un dibattito che si è svolto davanti a un pubblico numeroso e molto interessato e che ha passato in rassegna temi importanti: dalla cultura alla religione anche in relazione all'umanità che Gad Lerner, in risposta a una domanda, identifica come "quella che noi neghiamo nell'altro quando non ne comprendiamo i comportamenti. Per esempio la ferocia di alcuni comportamenti. Tendiamo a dire 'quelli non sono uomini come noi' e li cominciamo a sbagliare, perché anche chi si macchia di efferatezze, come quelle di cui abbiamo parlato oggi, fa parte della nostra umanità, è molto spesso un prodotto indiretto, eterogenesi dei fini, della nostra civiltà e del nostro sistema. Quindi saper riconoscere la comune umanità, anche quando è scomodo e faticoso, è la prima regola anche per capire noi stessi e vivere meglio". Lerner ha poi dato il suo punto di vista su San Francesco, rispondendo alla domanda Chi è per lei questo Santo? E' colui che va a parlare col sultano. Colui che non si lascia imprigionare dalla logica di crociata o di guerra che dir si voglia". Grande emozione ha invece mostrato il direttore del Bardo, Moussa che si è detto fortunato nel poter partecipare a questa importante iniziativa di dialogo. Che emozione ha provato nel venire ad Assisi? Ho provato tante emozioni. Mi sono trovato immerso in un mondo di umanità che credo non si trovi in nessun'altra parte del mondo. Ed è un onore e un'occasione straordinaria per scoprire me stesso, e trovare conferma che quello che faccio è per il bene della cultura e dell'umanità. E venire qui è una grande lezione di umanità".  



GIOVEDI' 24 SETTEMBRE
Philippe Daverio chiude la seconda giornata  del Cortile, manifestazione organizzata ad Assisi che mette al centro l'umanità e il dialogo. Anche oggi tanti personaggi hanno animato gli incontri previsti. Si è partiti con Fuksas, Mingarelli, Rastello, Drisaldi, Ansideri e Frascarolo con la conferenza "A proposito di luce".

Tra gli appuntamenti anche quello con Pupi Avati dal titolo "Il cinema come intensificazione dell'umano". Il Maestro prima di prendere parte all'incontro ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Se dovesse fare un film su San Francesco, che genere di film farebbe? "Farei un film cercando di entrare in questa brezza affettiva nella quale si è perduto che è la forma di amore più  compiuta e più definitiva. Credo che non ci sia stato un essere umano più vicino a Gesù di lui. Sono due ragazzi - risponde Avati -, che si incontrano, uno ricevendo l'intuizione dall'altro; il primo è stato Gesù. Francesco arriva secondo, però percepisce tutto questo messaggio e non scarta la parte più dolorosa della lezione evangelica. San Francesco è l'unico che ha applicato il Vangelo".

Uomini e territori - "Sono un missionario che per tanti anni è stato ospitato dagli africani e mi hanno accolto". E' iniziato con queste parole l'incontro "Uomini e territori". A pronunciarle, Alex Zanotelli che ha continuato dicendo: "Sono un credente che appartiene alla tradizione cristiana e vorrei ricordare quelle parole molti forti di quando il papa è stato a Lampedusa, dove ha chiesto: "Avete mai pianto quando avete visto uno di quei barconi affondare?". E ha parlato del dramma della globalizzazione della indifferenza".  

"Permettetemi di dire che ci troviamo davanti a un dramma enorme - ha sottolineato in relazione alle migrazioni -. La maggior parte dei rifugiati non è accolto dal nord ricco, ma dal sud povero. Non posso come credente, accettare un'Europa che si abbarbica su se stessa. Non lo posso accettare. Stiamo violando tutti i diritti umani".  



MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE
Gino Strada
e Stefano Rodotà hanno già raggiunto Assisi per partecipare all'evento il Cortile di Francesco. Questi importanti personaggi sono solo due degli oltre 90 relatori che in questi cinque giorni parteciperanno ai numerosi incontri in programma. Ad aprire la manifestazione, Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, insieme alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini.  

Stefano Rodotà ha preso parte all'incontro "Diritto e dignità umana in relazione a migranti e caporalato". Gino Strada invece chiude questo primo ciclo di conferenze con l'iniziativa "La guerra e la migrazione", serata condotta da Lucia Annunziata.  

Nel pomeriggio si sono alternate figure come Paolo Mieli, Vittorio Sgarbi, Gian Luca Giulietti, Carlo Tamburi e Giorgio Mulè. Tanti i temi di cui si discuterà in un confronto aperto tra credenti e non credenti. Ma a fare da filo conduttore all'intera manifestazione, sarà l'umanità con tutte le sue diverse sfaccettature, tenendo sempre presente il prossimo.

Lo stesso Gino Strada alla nostra domanda Cosa significa per lei la parola umanità? ha risposto: "umanità significa soprattutto rispetto per gli altri. Capire che c'è qualcosa che ci accomuna, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Dobbiamo rispettare tutti senza discriminazioni e questo è quello che cerchiamo di fare anche nel nostro lavoro di medici e infermieri, curiamo queste persone come cureremmo un nostro familiare o amico".

A che punto è il dialogo nelle missioni che come Emergency state effettuando?  "Il dialogo è complesso, ma anche in relazione alle barriere linguistiche. L'importante è capirsi su cosa si sta facendo. Ovunque sono stato ci sono voluti solo pochi mesi perché la popolazione capisse che noi eravamo lì semplicemente per dare una mano e fornire cure mediche e soprattutto senza prendere nessuna parte tra i duellanti. Quando si afferma nella pratica l'indipendenza e la neutralità si aprono delle porte che altrimenti rimarrebbero chiuse". 

Gli italiani sono accoglienti, soprattutto con i migranti? "Credo che ci siano molti cittadini italiani che praticano - ha sottolineato Strada - l'accoglienza.   E anche in Europa ho visto gesti di grande solidarietà  . Purtroppo la cosa cambia quando non si parla più dei cittadini, ma delle istituzioni o dei governanti; lì prevale un atteggiamento gretto e di difesa del proprio orticello".

CONFERENZA DI APERTURA
Padre Mauro Gambetti "Il Cortile è un momento, un luogo aperto dove tutti possono fare un'esperienza di incontro, un'esperienza umana vissuta insieme. La laicità non deve essere bigotta, ma mostrarsi aperta all'esperienza di fede. La manifestazione che inizia oggi vuole essere momento in cui l'incontro si fa esperienza, diventando fucina di idee e di pensiero".  

Il saluto del sindaco "Saluto con convinto entusiasmo questa nuova edizione del “Cortile di Francesco”, che così bene ha dimostrato di saper interpretare il grande progetto del “Cortile dei Gentili” e di saper far crescere, alla luce dell'esempio di San Francesco, quel bisogno attualissimo di dialogo che, di giorno in giorno, in forme spesso anche molto drammatiche, richiama il senso di responsabilità di ognuno di noi - cittadini e istituzioni - verso i nostri simili. Agendo proprio su questo senso della responsabilità, l'edizione si concentra sul tema dell'Umanità, intesa, sia come umanità che affluisce da ogni angolo della terra verso condizioni basilari di pacifica convivenza, sia come dote morale da esercitare verso chiunque è nelle condizioni di dover chiedere aiuto, sia come capacità intellettuale, politica, economica, culturale e sociale di elevare tutto il genere umano verso un progresso che apra al futuro".

Presidente Catiuscia Marini "Assisi da sempre è stata luogo di incontro e di dialogo, in cui si sono confrontate personalità anche molto diverse tra di loro".

LE DICHIARAZIONI
Stefano Rodotà
"Ciascuna persona è uguale e diversa a tutte le altre. Ciascuna ha gli stessi diritti quale che sia il luogo del mondo in cui si trova. Dobbiamo rispettare gli altri come rispettiamo noi stessi. La distanza e la vicinanza non devono essere uno strumento di discriminazione. Queste carovane di persone che si spostano a piedi da un parte all'altra del mondo, sono il segno che noi non possiamo disinteressarci degli altri".

Gian Luca Galletti Il ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio ha partecipato all'inaugurazione della nuova illuminazione della basilica Superiore di San Francesco, e all'incontro "Energie tradizionali, energie alternative". Ma è stato anche intervistato dai numerosi giornalisti presenti, tra le domande anche una relativa alla "terra dei fuochi": "Abbiamo fatto un esame molto dettagliato dei territori che erano sospettati di inquinamento, per la prima volta siamo in grado di dire quelli che sono inquinati e sui quali abbiamo dovuto inibire la produzione e quelli invece in cui possiamo continuare a produrre. Oggi già possiamo dire con certezza che i prodotti che vengono dalla campagna sono sani, adesso è il momento di partire con le bonifiche e stiamo partendo".

 


 



 

   








 

 

 

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